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Come avevamo anticipato, nel corso dell’incontro avuto stamani con l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, l’assessore ai trasporti della Regione Umbria, Giuseppe Mascio, ha insistito affinché l’azienda ferroviaria receda dalla sua decisione di sopprimere le fermate Eurostar di Orvieto e di Fossato di Vico-Gubbio. Incontro al quale erano presenti anche i sindaci di Gubbio, Orfeo Goracci, Gualdo Tadino, Angelo Scassellati e Fossato di Vico, Mauro Monacelli, oltre a Giuliano Santelli, in rappresentanza dei pendolari di Orvieto. Come c’era da attendersi Trenitalia ha pero continuato a mostrarsi chiusa su questo “fronte”, malgrado la disponibilità della Regione, dichiarata da Mascio, di contribuire con proprie risorse a risolvere il problema. Disponibilità che ora –ha dichiarato lo stesso assessore uscendo dal colloquio- la Regione medesima si preoccuperà di formalizzare a Trenitalia, anche se per l’azienda il caso è ormai chiuso. “L’azienda si è invece dimostrata più possibilista –ha sempre detto Mascio- sull'eventualità di venire incontro alle esigenze degli utenti attraverso i servizi regionali ed interregionali''. Si tratterebbe di quattro nuovi Minuetti, treni non altrettanto veloci degli Eurostar, ma in grado comunque di viaggiare a 170-180 chilometri orari, che la Regione metterebbe a disposizione a questo scopo. Mezzi comunque comodi e moderni, il cui impiego eviterebbero l’isolamento pressoché completo di interi territori umbri. La difficoltà di questa operazione sta però nel fatto che i Minuetti in questione saranno disponibili solo a febbraio e che per metterli realmente in esercizio toccherà attendere almeno un anno. "Per noi - ha perciò concluso l'assessore - rimane comunque fondamentale conoscere i veri numeri sulla frequentazione di queste due stazioni, al fine di poter operare una valutazione corretta delle motivazioni che hanno spinto Trenitalia a sopprimere alcune fermate rispetto ad altre. Abbiamo qualche dubbio sui dati negativi in possesso dell'azienda e continueremo a sollecitare una risposta chiara su questo punto'". Per ultimo va detto che le ragioni dell’Umbria escono rafforzate dall’approvazione, proprio oggi, alla Camera dei Deputati, di un ordine del giorno sui finanziamenti a Trenitalia previsti all'art. 2 della Finanziaria. In pratica con questo documento si vuole imporre un alt alle pretese dell’azienda ferroviaria, chiedendo al governo di subordinare l'erogazione di questi fondi ad una rivisitazione delle modifiche all'orario ferroviario invernale, che prevede tagli drastici delle fermate dei treni lungo la linea Rimini-Roma. In particolare –si ricorda sempre nell'odg- il nuovo orario penalizza Ancona, Pesaro (seconda citta' delle Marche), Senigallia, e la stazione di Fossato di Vico-Gubbio, che serve territori dell'Umbria ma anche delle Marche (come Urbino e Cagli). Aree ''che non godono di efficienti alternative infrastrutturali e di trasporto''. Va infine ricordato che Trenitalia aveva giustificato i tagli con la carenza delle risorse necessarie per mantenere le fermate, dicendosi però pronta a rivedere l'orario se la Finanziaria avesse previsto lo stanziamento di nuovi fondi. Solo che poi, mentre i finanziamenti richiesti sono arrivati, i tagli sono stati confermati. E’ perciò arrivata l’ora per il Parlamento di intimare all’azienda il classico “dare moneta, vedere cammello”. Condividi