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PERUGIA – “In queste settimane dove abbiamo visto l’apertura di indagini in merito ad appalti della Pubblica Amministrazione, la politica, giustamente, ha riposto riponendo la massima fiducia nella magistratura ed attende la conclusione dei lavori degli inquirenti. Nel frattempo però si sono verificati sviluppi che hanno portato al commissariamento di aziende coinvolte nelle indagini”. “Non mi interessa – afferma Fabio Faina, capogruppo del Pcdi al Comune di Perugia” - entrare sulle ragioni o meno del provvedimento, pure io ho il massimo rispetto per il lavoro dei giudici che debbono lavorare senza pressioni od ingerenze, ma anche con rapidità. Sono però convinto che dopo il provvedimento del commissariamento la politica ha l’obbligo di non rimanere in silenzio”. Per Faina “Quest’ultima deve intervenire non nel merito del provvedimento, anche se ognuno potrebbe avere una sua opinione, ma sulle conseguenze che un atto come questo può provocare sul futuro e sulle certezze economiche di decine se non centinaia di famiglie di lavoratori. La politica tutta non può rimanere silente di fronte ai rischi che gli ultimi provvedimenti della magistratura possono aprire nel tessuto economico e sociale della nostra realtà. Ancor più attenti siamo chiamati ad essere soprattutto perché questo avviene in un momento di forte crisi economica e di recessione, condizioni che possono solo aggravare gli effetti dei provvedimenti”. “La politica – conclude l’esponente del Pdci - deve subito aprire un tavolo di confronto con gli industriali, gli artigiani ed i sindacati per cercare di proporre percorsi che consentano di calmierare i danni che possono diventare devastanti per tante famiglie in carne ed ossa. I magistrati continuino a fare in serenità il loro lavoro, ma la politica non può permettersi solo di aspettare, anche perché sulla riva del fiume si aspettano solo i cadaveri”. Condividi