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Una buona occasione per lasciare da parte personalismi e polemiche dei giorni scorsi sul futuro umbro de La Sinistra-L'arcobaleno, sta arrivando nelle prossime ore - ma Umbrialeft.it l'anticipa per i suoi lettori online - dai banchi di Rifondazione Comunista dell'Umbria. L'occasione potrebbe essere addirittura duplice: comunque procediamo per gradi. Verrà chiesto prima alle forze di Sinistra del tavolo umbro e poi al presidente del consiglio regionale Mauro Tippolotti, una seduta del consiglio regionale specifico che metta al centro dei lavori la questione dei salari dei lavoratori e gli aumenti della spesa quotidiano a carico dei cittadini. Un consiglio mirato che potrebbe poi partorire una apposita commissione d'inchiesta. *******Pubblichiamo alcuni stralci del testo della proposta (ancora non ufficiale) di Rifondazione Comunista "Avanziamo la richiesta di convocare in una opposita seduta del Consiglio regionale dell'Umbria che ponga all'ordine del giorno l'emergenza salari nella nostra regione, nonchè per valutare l'opportunità di istituire una Commissione consiliare speciale al controllo l'aumento dei prezzi e delle tariffe e i fenomeni speculativi in corso. Un recento studio dell'Ires-Cgil ci consegna alcuni dati assai significativi. Nel periodo che va dal 1993 al 2006 sul 16,7 punti percentuale di crescita di produttività solo il 2,2 per cento sono(ovvero il 13 per cento dei denari guadagnati in più) andati ad ingrossare i salari, mentre alle aziende sono andati il 14,5 punti (ovvero l'87 per cento dei denari a disposizione). Inoltre la stessa Ires-Cgil ci conferma un dato, purtroppo già noto da tempo, i salari degli operai umbri sono inferiori diu circa il 10 per cento dei loro colleghi delle regioni del Centro-Nord. La politica dei bassi salari viene condotta a danno, principalmente, di quattro categorie: le donne, gli immigrati, i lavoratori che vengono dal Sud e i giovani con contratti iperflessibili e temporanei. Condividi