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TERNI - Straordinaria partecipazione dei lavoratori del pubblico impiego del territorio ternano all’assemblea generale convocata presso l’Hotel Michelangelo, dalla Funzione Pubblica Cgil di Terni. Sala stracolma, oltre 300 persone hanno assistito all’intervento conclusivo del segretario generale della FP-CGIL nazionale Carlo Podda. Esprimendo viva preoccupazione per quanto previsto dal decreto Tremonti, Carlo Podda ha ribadito come la Fp-Cgil sia determinata a non permettere che i servizi pubblici vengano distrutti dall’azione del governo che mira a marginalizzare il ruolo dei pubblici dipendenti con l’unico scopo di privatizzare importanti servizi declassando il cittadino da utente a mero cliente espropriato da qualsiasi diritto di cittadinanza. Podda ha inoltre invitato tutti i lavoratori a spiegare ai cittadini dai posti di lavoro, la gravità della manovra di questo governo e come essa sia solo il primo passo per una completa destrutturazione del sistema pubblico. All’assemblea ha partecipato anche una delegazione della Fiom di Terni. Questa partecipazione rappresenta il primo passo verso un coinvolgimento di tutte le categorie della Cgil a livello nazionale al fine di far comprendere a tutti ed in maniera chiara, quali siano i reali obiettivi di questa campagna denigratoria nei confronti del pubblico impiego. Prossimo passo sarà l’incontro che lo stesso Carlo Podda farà a Torino alla festa della Fiom venerdì prossimo, quando insieme al segretario nazionale dei metalmeccanici Gianni Rinaldini parteciperà ad una tavola rotonda sul lavoro pubblico e lavoro privato. Anche questa occasione è stata fortemente voluta per dimostrare la falsità delle accuse ai lavoratori pubblici e quale invece sia il vero obiettivo del governo. “Bisogna far crescere la consapevolezza delle pesanti ricadute che avranno su tutti i cittadini i provvedimenti che il Governo Berlusconi sta mettendo in atto contro il lavoro pubblico sicuri che una volta capita la manovra gli stessi cittadini parteciperanno insieme a noi alle iniziative di contrasto che presto metteremo in campo”. I lavoratori del pubblico impiego del ternano nei loro interventi hanno manifestato la netta contrarietà al decreto Tremonti contrarietà che possiamo riassumere nel seguente ordine del giorno: “I lavoratori del pubblico impiego del territorio ternano esprimono la più viva preoccupazione per gli interventi previsti dal Decreto Tremonti sul pubblico impiego e sulle retribuzioni dei lavoratori pubblici. Non è in alcun modo accettabile la politica del governo che tende a colpire il diritto dei lavoratori pubblici ad avere un contratto di lavoro liberamente definito dalla contrattazione sindacale. Non possiamo accettare una politica che, per legge, 1. Prevede il taglio delle retribuzioni nel pubblico impiego 2. Peggiora le tutele dei lavoratori in caso di malattia 3. Nega il diritto ad un contratto nazionale che recuperi la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni 4. Peggiora le condizioni di lavoro con il sostanziale blocco delle assunzioni in tutto il pubblico impiego 5. Cancella il diritto al part-time Questi sono provvedimenti che umiliano la nostra dignità di lavoratori e gettano preoccupanti ombre sul futuro nostro e delle nostre famiglie. I lavoratori pubblici sono lavoratori e cittadini al pari degli altri. Sono lavoratori che portano avanti servizi fondamentali per il vivere civile tutelando diritti di tutta la cittadinanza: la sicurezza, l’istruzione, l’assistenza, la salute. E sono cittadini che come tutti hanno una famiglia, un mutuo o un affitto da pagare, dei figli da crescere e da fare studiare, e che vivono dello stipendio che guadagnano con il loro lavoro. I provvedimenti del governo colpiscono la nostra vita quotidiana e il nostro futuro. È necessario che le organizzazioni sindacali inizino fin d’ora una capillare opera di informazione fra i lavoratori sui provvedimenti che il Governo intende adottare È urgente porre in essere tutte le forme di mobilitazione e di pressione necessarie ad ottenere il ritiro dei provvedimenti del Governo e per sostenere l’apertura di un confronto con le organizzazioni sindacali per le riforme necessarie a mettere in condizione i lavoratori pubblici a poter operare meglio per la soddisfazione di bisogni dei cittadini”. Condividi