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L’intergruppo della sinistra - l’arcobaleno ha presentato la richiesta di convocazione di un consiglio monotematico. In questi giorni, su decisione della conferenza dei capi gruppo, si è avviato un percorso partecipato in commissione per istruire la seduta del consiglio che si terrà nei primi giorni di gennaio. A Perugia il problema della sicurezza è molto sentito, la politica e le istituzioni devono dare della risposte urgenti. La sinistra sta svolgendo un ruolo fondamentale, sia sul versante della proposta, infatti è stato elaborato un piano di interventi che parla di una sicurezza democratica, sia come impulso verso le altre forze politiche e le istituzioni, che nonostante Perugia è sotto i riflettori mondiali, non hanno dato risposte. Ma ciò che più importa è che Rifondazione Comunista, per prima, e poi la federazione è riuscita a far capire ai propri iscritti che la sicurezza non è un argomento di destra. E' un diritto che deve essere tra i primi ad essere tutelati a favore dei cittadini-lavoratori. Lasciare la sicurezza alla destra - che in alcuni comitati impone la propria legge attraverso posizione xenofobe - vuol dire alimentare lo spettro del razzismo e della violenza. Violenza che rischia di generare una totale instabilità sociale. Far finta invece che a Perugia, ma in Umbria in generale, le cose vanno tutto sommato bene non è solo una bugia, ma è la foglia di fico che consentirà ai liberisti e xenofobi di prendere piede nelle nostre amministrazioni. La Sinistra-L'arcobaleno non può permettersi più il lusso di filosofeggiare: se esiste una questione rom che comporta furti e truffe non deve solo guardare il lato sociale della questione deve imparare anche a mettere in atto la parola repressione. La tolleranza è un conto, il rispetto delle regole del vivere civile è altro. Per questo da Perugia è partita la campagna di sicurezza democratica dove si mette al centro della politica di aiuto chi è stato truffato o derubato (con servizi al cittadino in grado di dare consigli su come fare una denuncia, su uno psicologo, su come fare i duplicati dei documenti), le fasce più deboli come le donne e gli anziani (parchi più sicuri e con coloninne di video-chiamata collegata direttamente e taxi rosa a basso costo per tornare la notte a casa). Il piano prevede anche la presenza di mediatori culturali in grado di evitare conflitti etnici, generazionali e di genere parlando e facendo ragionare le parti. Ma una svolta per la sicurezza la si deve dare anche creando dei piani regolatori in grado di creare appartamenti per famiglie o per lavoratori perbene, non topaie o alveari che generano e coprono i criminali. La Sinistra-L'arcobaleno deve trovare anche il coraggio di criticare la Questura quando mette in campo delle azioni spettacolari buone solo per la prima pagina dei quotidiani. Il controllo del territorio deve essere costante, ogni giorno. La Sicurezza è di sinitra: come dimostrano le battaglie contro le mafie, contro la violenza sulle donne contro i padroni usurpatori. Condividi