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PERUGIA - L'Anci Umbria avviera' un percorso di consultazione e di confronto tra i 92 sindaci della regione al fine di portare sul tavolo del confronto con il Governo e della Conferenza Stato-Citta' una proposta di riforma che dia vita ad un vero e proprio ''nuovo Statuto delle Autonomie'' che consolidi la centrale funzione costituzionale delle autonomie locali e dei Comuni. Il consiglio direttivo dell'Anci Umbra, che si e' riunito oggi a Perugia, ha esaminato una relazione del presidente Paolo Raffaelli concentrata soprattutto sulle risultanze della conferenza programmatica nazionale dell'organismo svoltasi la scorsa settimana a Roma e sul recente decreto finanziario del Governo. ''Continua ad esserci nel Governo attuale - e' detto in un comunicato dell'Anci - la stessa dicotomia, per non dire schizofrenia, a scapito dei Comuni che c'era nel precedente: i ministri dell'Interno, prima Amato oggi Maroni, parlavano di riforma delle Autonomie imperniata sulla centralita' dei Comuni e sul valore costituzionale delle autonomie locali; i ministri dell'Economia, prima Padoa Schioppa e ora Tremonti mettono viceversa in pratica una politica dei tagli che nega il ruolo delle autonomie locali e mette i Comuni nell'impossibilita' di governare”. “Con il cambio del ciclo politico non e' mutato un approccio del Governo nei confronti delle autonomie locali che 'predica bene e razzola male'. Destano preoccupazione in maniera particolare l'assenza di risorse aggiuntive a fronte delle nuove grandi responsabilita' dei sindaci in materia di sicurezza, la riduzione ulteriore dei trasferimenti ai Comuni, la solo parziale compensazione del gettito dell'Ici, una serie di misure di controllo contabile che prefigurano un vero e proprio commissariamento strisciante dei Comuni. Un quadro complessivo che sembra andare in tutt'altra direzione rispetto alla via del federalismo fiscale, della responsabilizzazione dei Sindaci e dei Comuni, della riforma del titolo V della Costituzione”. “Sotto questo profilo - ha concluso il direttivo regionale dell'ANCI - verra' avviato un ampio confronto tra i sindaci e le municipalita' umbre perche' l'avvio della trattativa con il Governo e la conferenza stato citta', in settembre, consenta di emendare radicalmente un quadro di riferimento che e' oggi per i Comuni indigeribile e che deve essere profondamente modificato se non si vuole approdare alla paralisi dei governi locali''. Condividi