Assemblee dei lavoratori si stanno svolgendo da stamani nella fabbrica Buitoni di Sansepolcro, ceduta dalla Nestle' alla Tmt di Angelo Mastrolia, l'imprenditore arrestato in un'inchiesta della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Le riunioni dei lavoratori si stanno svolgendo senza problemi e interesseranno ciascun turno (tre in totale). La discussione verte sulle problematiche della vendita dello stabilimento e dell'uso del marchio storico Buitoni alla Tmt dopo l' arresto di Mastrolia. Fino a questo momento i lavoratori non hanno deciso quali iniziative intraprendere. Per il capogruppo regionale di Rifondazione comunista, Stefano Vinti, la situazione della Buitoni di Sansepolcro ''conferma la necessita' che le istituzioni definiscano strumenti normativi per regolare chiaramente irapporti fra multinazionali e territorio, nel pieno rispetto delle nostre tradizioni democratiche, sociali ed imprenditoriali''. Secondo Vinti l'Umbria, come del resto l'intero Paese, e' stata considerata ''una sorta di colonia industriale e questo rende necessaria una legge, magari adottata da tutte le assemblee del Centro Italia, sulla responsabilita' sociale delle multinazionali''. Vinti valuta positivamente la costituzione, da parte della giunta regionale, di un gruppo di lavoro tecnico per il monitoraggio delle multinazionali operanti in Umbria, ma chiede ''un tavolo permanente di confronto tra istituzioni, organizzazioni sindacali e multinazionali e la definizione di una legge sulla responsabilita' sociale delle multinazionali''. Riferendosi alla vicenda della Buitoni di Sansepolcro, Vinti dice che Nestle' ha ceduto l'azienda a Mastrolia ''in maniera unilaterale e non rispettosa del percorso di condivisione richiesto dai lavoratori, dai sindacati, dalle istituzioni, dal territorio tutto''. Il caso Buitoni, per Vinti, ''dimostra che occorre andare oltre l'idea che le multinazionali rappresentino una 'opportunita' da valorizzare' per i territori''. Condividi