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Il rinvio a giudizio dei quattro giovani spoletini accusati di avere fatto parte di una cellula di ispirazione anarchico-insurrezionalista denominata Coop-Fai (Contro ogni ordine politico-Federazione anarchica informale), è stato chiesto dalla procura di Perugia. A due è stato anche contestato l'invio di una lettera di minacce con due proiettili alla presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. L'indagine è stata condotta dai carabinieri del Ros coordinati dal sostituto procuratore Manuela Comodi. Coinvolge Michele Fabiani, attualmente in carcere, Andrea Di Nucci, Dario Polinori e Damiano Corrias, tutti agli arresti domiciliari. Nella richiesta di rinvio a giudizio non compare invece il nome di Fabrizio Reali Roscini, arrestato con gli altri ma tornato in libertà nel frattempo. La sua posizione è stata stralciata e per lui è possibile una richiesta di archiviazione. Per gli inquirenti i quattro si sarebbero proposti di compiere atti di violenza con finalità di terrorismo e di eversione. Tra gli episodi loro attributi, a vario titolo, il tentativo di incendiare un quadro elettrico e vari automezzi in due cantieri edili, l'annuncio dell'avvelenamento di prodotti alimentari in un supermercato e le minacce al sindaco di Spoleto Massimo Brunini e di alcuni carabinieri. Fabiani e Di Nucci devono rispondere anche dell'invio alla presidente della Regione di due proiettili calibro 38 e di un volantino. Tutti hanno sempre respinto ogni accusa. Condividi