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PERUGIA - Accusa Luisanna Figliolia di avere tenuto le fila di tutte le vicende, giudiziarie e personali, di Vittorio Cecchi Gori il gip di Perugia che ha sospeso il giudice romano per due mesi dalla professione, accogliendo cosi' una richiesta della procura del capoluogo umbro. Un provvedimento contro il quale hanno gia' annunciato ricorso i difensori della stessa Figliolia che respinge ogni addebito. Secondo il gip di Perugia, il giudice - che deve rispondere di concussione e abuso di ufficio - partecipava a tutti gli incontri con i legali del produttore anche su questioni civilistiche. Si sarebbe trattato di un controllo continuo che aveva anche infastidito gli avvocati dell'ex senatore, alcuni dei quali avrebbero anche rinunciato al mandato. Cecchi Gori considerava la Figliolia ''invadente ma necessaria'' per i propri rapporti con la magistratura. Dall'indagine condotta dal pm Sergio Sottani emerge - secondo il gip di Perugia - che il giudice romano agiva in maniera tale da acquisire nel tempo il pieno controllo delle decisioni del produttore, scegliendo anche i professionisti dei quali doveva servirsi nelle vicende giudiziarie. La sensazione di Cecchi Gori - riscontrata in circostanze oggettive per il gip - sarebbe stata quindi quella di avere trovato un valido aiuto nel mondo giudiziario per sapere come doversi muovere. Secondo gli inquirenti perugini dagli accertamenti emerge che Cecchi Gori si sarebbe affidato anche per la sua vita privata alla Figliolia. L'ingerenza di quest'ultima - ritiene ancora il gip di Perugia - sarebbe stata ad ampio raggio ed esercitata anche con mezzi considerati subdoli, come una sensitiva. Riguardo alle elargizioni che la Figliolia avrebbe costretto Cecchi Gori a consegnarle abusando della sua qualifica, il gip rileva la sussistenza di un grave quadro indiziario. Accuse invece fermamente respinte dal giudice che ha rivendicato la correttezza del proprio comportamento, negando di essersi interessata alle vicende giudiziarie del produttore. L'avvocato Alfonso Stile aveva parlato di un ''castello di carte'' mentre secondo l'altro legale, Efisio Figus Diaz il provvedimento di sospensione ''contrasta con quanto si evince dagli atti dell'inchiesta dai quali emerge l'assoluta estraneita' del giudice agli addebiti''. Condividi