duomo foligno.jpg
PERUGIA - Papa Benedetto XVI ha nominato monsignor Gualtiero Sigismondi (attuale vicario dell'arcidiocesi di Perugia) nuovo vescovo di Foligno. Subentra a monsignor Arduino Bertoldo. L'annuncio della nomina di Sigismondi come presule folignate, salutato dal suono a distesa del campanone della cattedrale di San Lorenzo, e' stato dato stamani dall'arcivescovo Chiaretti alle 12 in punto, nel palazzo arcivescovile di Perugia, presenti i membri del Collegio dei consultori e del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, i vicari zonali, molti parroci ed alcuni familiari di Sigismondi. ''La Chiesa di Perugia ha sempre amato monsignor Gualtiero come uno dei suoi figli migliori - ha detto il vescovo - ora lo accompagna in questo breve tragitto, da Perugia a Foligno, con gioia unita a rimpianto. E' di giovani vescovi di questa tempra che abbiamo bisogno: colti e sapienti, miti ed energici a tempo debito, capaci di leggere i bisogni spirituali del popolo nel tramestio della vita quotidiana e di testimoniare in ogni situazione l'amore di Dio. Ne hanno bisogno un po' tutti: le famiglie e i giovani, le persone sbandate e quelle in ricerca, chi gestisce il potere ai suoi livelli e chi e' vittima o succube del potere per avere segni e parole di speranza. E' la nostra terra ad aver bisogno di persone lucide, libere dai tanti condizionamenti, capaci di infondere coraggio nei momenti difficili'', ha conclusoChiaretti. Monsignor Gualtiero Sigismondi, nato a Bastia Umbra il 25 febbraio 1961, e' stato ordinato presbitero da monsignor Cesare Pagani il 29 giugno 1986. Alunno del Pontificio Seminario Regionale Umbro Pio XI, ha frequentato il quinquennio istituzionale presso l'Istituto Teologico di Assisi (1979-1984), in seguito, quale alunno del Pontificio Seminario Lombardo in Roma (1984-1988), ha frequentato la Facolta' di Sacra Teologia della Pontificia Universita' Gregoriana, conseguendo nel 1986 la licenza in teologia sistematica e nel 1993 il dottorato di ricerca. Nel 1988 e' stato nominato vice-rettore del Pontificio Seminario Regionale Umbro, di cui e' diventato direttore spirituale nel 1996, incarico ricoperto fino al 2004. Contestualmente al servizio di formatore - svolto ininterrottamente per 16 anni - e' stato parroco di Santa Maria Assunta e Sant'Emiliano in Ripa (Perugia) dal 1988 al 1993 e docente di teologia sistematica, a partire dall'anno accademico 1988/89, presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, del quale e' diventato direttore nel 1994, incarico ricoperto fino al 2002. Dall'anno accademico 1997-98 e' docente stabile di teologia sistematica presso l'Istituto Teologico di Assisi, ove ha insegnato come docente incaricato a partire dall'anno accademico 1995-96. Dal 2001 al 2008, per due trienni, e' stato assistente regionale unitario di Azione cattolica. A livello diocesano, oltre a ricoprire l'incarico di parroco di Ripa e di assistente della sezione perugina dei Giuristi e dei Medici cattolici, e' stato membro del Consiglio presbiterale (1987-2002) e del Collegio dei Consultori (1992-1997). Attualmente e' vicario generale dell'archidiocesi di Perugia-Citta' della Pieve, segretario generale del Sinodo diocesano, membro della commissione per la valutazione dei candidati agli ordini sacri e assistente religioso per i giovani dell'Onaosi maschile di Perugia. Oltre alla redazione, ad uso privato degli studenti, della dispensa di Ecclesiologia dal titolo La Catholica Madre dei Santi e alla pubblicazione integrale della tesi di dottorato ''La Chiesa: un focolare che non conosce assenze. Studio del pensiero ecclesiologico di don Primo Mazzolari (1890-1959)'', che ha conosciuto due edizioni (1992 e 2002): ha pubblicato nel 2002 il saggio ''Spero perche' credo la Chiesa. L'ordito ecclesiologico della trama pastorale di mons. Cesare Pagani (1920-1988)''. Molteplici sono i corsi di esercizi spirituali dettati prevalentemente ai preti ed ai seminaristi: in particolare si segnalano i Seminari maggiori di Milano e di Padova, i Seminari regionali di Ancona, di Molfetta, di Siena, e il Pontificio Seminario Romano Maggiore. Condividi