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La polizia e' risalita a loro in base all'auto, una monovolume danneggiata, che utilizzavano per gli spostamenti. In entrambi i colpi al centro dell'indagine - uno a Villa Pitignano e l'altro a Colombella - i malviventi chiedevano di pagare il rifornimento di carburante con il Bancomat. Uno dei due scendeva cosi' dall'auto strappando pero' il borsello con l'incasso al gestore dell'impianto per poi fuggire con la monovolume. Si sono cosi'riusciti a impossessare in un caso di 500 euro e in un altro di mille. I gestori di entrambi di distributori - uno graffiato a un braccio durante la rapina e medicato con una prognosi di cinque giorni - avevano riferito al personale della volante di una monovolume dai vetri oscurati e piuttosto danneggiata. In un caso la vettura aveva urtato una fioriera riportando una ulteriore ammaccatura. Uno degli investigatori ha quindi ricordato di avere gia' controllato due giovani pugliesi, noticome tossicodipendenti, a bordo di un'auto che corrispondeva alla descrizione. Dagli accertamenti e' emerso che lavoravano per conto di una ditta di Citta' di Castello. Con la collaborazione del commissariato tifernate i due fratelli sono stati cosi' rintracciati e fermati. Condividi