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di Gaetano Veninata PERUGIA – Ricordate il G8 di Gleneagles in Scozia, nel 2005? Quello con Bush, Blair, Putin, il valletto Berlusconi e il cantante Bono degli U2 come grande benefattore musicale dell’umanità? Parlava di sviluppo in Africa e di grandi cambiamento nelle politiche di aiuto al Terzo Mondo. Ebbene, i soldi che quei leader, alcuni oggi dispersi nel deserto della Galilea, come Blair, altri sulla strada dell’addio, come Bush, altri tornati prepotentemente alla ribalta, come (ahinoi) Berlusconi, avevano promesso all’Africa durante il summit, sono spariti. Già, spariti. 25 miliardi. E’ questa la cifra tagliata dai previsti 60. I tagli riguarderanno soprattutto interventi nel campo della salute. Ma cosa volete, cosa sarà mai la lotta all’Aids in Africa? Bastano le chiacchiere e un paio di canzoni rock. Ancora l’anno scorso, al vertice in Germania, a Rostock, erano previsti aiuti annuali per quell’importo fino al 2010. Spariti tutti. A darne la notizia è il Financial Times, non qualche sovversivo giornale comunista. Tubercolosi, malaria e musica: così gli U2 potrebbero intitolare il loro prossimo album. Inutile chiedersi ancora a cosa servano i G8. Buffonate. Pagliacciate buone per i media al cloroformio. Nel frattempo, le “sette sorelle” (ri)conquistano Baghdad, l’Italia corre a spezzare le reni ai talebani, l’inflazione sale terribilmente, e Bono continua a cantare e a fare proclami. Il prossimo G8 sarà nuovamente in Italia. Nel 2009. Tutti noi ricordiamo Genova, nel 2001. C’erano gli stessi fascisti al governo. Capovolgiamo il risultato. Condividi