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PERUGIA - ''L'azione civile promossa da Umbria Olii ha l'evidente finalita' di distogliere l'attenzione dal procedimento penale in corso, in cui unico imputato e' il sig. Giorgio Del Papa, titolare dell'azienda stessa'': cosi'gli avvocati Giovanni Bellini e Francesca Di Maolo, che assistono la famiglia di Tullio Mottini, uno dei quattro operai morti a Campello sul Clitunno. ''L'azione civile e' inoltre - sostengono gli avvocati Bellini e Di Maolo - decisamente dilatoria e azzardata sotto il profilo giuridico, ma anche molto spregiudicata sotto il profilo etico e umano. Peraltro l'iniziativa e' in sintonia perfetta con la strategia processuale dell'indagato Del Papa, che non ha mai sprecato una parola di cordoglio per le vittime. A costui sembra sfuggire il principio secondo cui la sicurezza dei dipendenti della ditta appaltatrice, la ditta Manili impianti nella fattispecie, grava comunque anche sulla ditta appaltante e cioe' sulla Umbria Olii. E' infine molto difficile comprendere il senso delle richieste di risarcimento danni svolta dall'Umbria Olii nei confronti delle vedove e degli orfani, spesso minorenni, di quelle vittime: che lavoravano come semplici dipendenti senza alcuna autonomia e seguendo semplicemente le direttive ricevute''. I legali della famiglia Mottini hanno poi sottolineato che ''l'azione di risarcimento dell'Umbriaoli, comunque, andra' contrastata nella sede propria e a tempo debito; dato che la prima udienza si terra' a gennaio prossimo''. ''Per ora - aggiungono - e' un fatto che le indagini scrupolosamente svolte dalla procura di Spoleto hanno evidenziato seri elementi di colpa, univoci e ben definiti, a carico della Umbriaolii. E a noi ora interessa il processo penale, nel quale, vale la pena di sottolineare - concludono gli avvocati Bellini e Di Maolo -, il sig. Del Papa e' l' 'unico' imputato''. Condividi