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TERNI - ''E' come se mio marito fosse morto un'altra volta...'': Morena Sabatini, vedova di Maurizio Manili, titolare della ditta di impiantistica deceduto insieme ad altri tre operai nell'esplosione avvenuta, il 25 novembre 2006, alla Umbria olii di Campello sul Clitunno, commenta cosi' la richiesta di risarcimento danni, oltre 35 milioni di euro, da parte della stessa azienda nei confronti dei parenti delle vittime e dell'unico sopravvissuto. Gli operai morti lavoravano per una ditta esterna impegnata in interventi di manutenzione. Nella richiesta di danni l'azienda ha sostenuto che l'esplosione sarebbe stata provocata da erroneo uso della fiamma ossidrica. Parlando con l'ANSA, la donna si limita a dire di essere ''veramente indignata'' per quanto sta succedendo. Altri commenti Morena Sabatini - che dopo la tragedia ha un contratto part-time con il Comune di Narni - preferisce non farli. Nella richiesta di danni l'azienda ha sostenuto che l'esplosione sarebbe stata provocata da erroneo uso della fiamma ossidrica. Parlando con l'ANSA, la donna si limita a dire di essere ''veramente indignata'' per quanto sta succedendo. Condividi