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L'AQUILA – Sono stasti recuperati stamani i corpi di due escursionisti umbri rimasti vittima nel pomeriggio di ieri del maltempo, sul versante aquilano del Gran Sasso, durante un percorso di salita da Campo Imperatore a Monte Prena. Facevano parte di un gruppo di 18 persone del Cai di Perugia. Le operazioni di recupero, in fondo ad un canalone solitamente asciutto dove pero'la forte pioggia di ieri ha subito portato l'acqua a circa due metri di altezza, trascinando i corpi, sono state condotte in collaborazione tra soccorso alpino del Cai, della Guardia di Finanza e Corpo Forestale. I soccorritori hanno raggiunto i corpi - trascinati da 2.200 metri di altitudine a 1.500 dalla forza dell'acqua - con l'aiuto del verricello, dall'elicottero del 118. Alle prime avvisaglie di maltempo, 14 componenti del gruppo erano rientrati alla base. Altri due, caduta la prima pioggia, avevano preso un sentiero per il rientro dove erano stati recuperati dai soccorritori ieri sera. Non c'e' stato nulla da fare per gli ultimi due. Le vittime sono Claudio Moroni, 52 anni, di Deruta (Perugia), e Massimo Ledda (65), di Corciano (Perugia). Il gruppo di amici, tutti della provincia di Perugia, faceva base nell'ostello di Campo Imperatore per un'escursione organizzata al di fuori dell'attivita' del Cai. Il tempo, inizialmente sereno, e' cambiato tra le 13 e le 14 di ieri. Molta l'acqua caduta, con conseguenti smottamenti. Drammatica la ricostruzione fatta dai due escursionisti rimasti illesi nonostante travolti dall'acqua come le due vittime. Uno dei due ha tentato di trattenere per un braccio l'amico ma con esito negativo a causa anche del fango e dei detriti. I due corpi sono stati portati nell'obitorio dell'ospedale dell'Aquila dove stanno arrivando le famiglie alle quali saranno restituiti, per i funerali, nella giornata di domani. Condividi