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PERUGIA - Un gruppo di lavoro tecnico per il monitoraggio della presenza e delle dinamiche delle imprese multinazionali operanti in Umbria: lo ha costituito la Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico e attività produttive Mario Giovannetti, “in coerenza – ha detto lo stesso Giovannetti – con quanto annunciato e con l’impegno di analisi e di proposta nei confronti di questa fondamentale tipologia di impresa, messi in campo, in questa legislatura, dalla Regione dell’Umbria”. Il gruppo è formato da dirigenti dei servizi per le politiche industriali e per l’innovazione della Regione, con la partecipazione di un rappresentante di Sviluppumbria e della Agenzia Umbria Ricerche; potrà avvalersi del contributo di istituti scientifici e studiosi “esterni”. Il ruolo delle “multinazionali”, per quota di “Pil” e numero di dipendenti, spicca nel panorama industriale umbro, all’interno del quale le imprese “estere” annoverano la proprietà di alcune delle maggiori industrie, dagli Acciai speciali di Terni alla Perugina di Perugia, (che, specie nel caso ternano, hanno un’influenza decisiva nell’ambito industriale ed economico del territorio) passando per altre imprese multinazionali comprese quelle la cui proprietà è di imprenditori umbri che, sovente, operano in campi ad elevato tasso di specializzazione e contenuto di innovazione e tecnologia. L’”interesse”, per altro “doveroso”, fanno rilevare dall’assessorato regionale, del “governo” umbro nei confronti di queste imprese ha avuto il suo culmine nel convegno di Terni del maggio 2007 ed ha trovato riscontro nella elaborazione della strumentazione regionale. La presenza delle multinazionali estere e nazionali rappresenta una “opportunità” da sfruttare, in un’ottica, né statalista né subalterna, finalizzata a incamerare stimoli per la “internazionalizzazione” delle imprese, oltre che ad attrarre nuovi investimenti esteri in Umbria. Il monitoraggio (il gruppo di lavoro inizierà col prendere in esame le strutture societarie, gli assetti produttivi e lo stato patrimoniale e finanziario delle imprese localizzate) è di grande importanza e getta le premesse, fanno rilevare gli esperti industriali regionali, per intessere la rete di relazioni stabili e di sinergia con le imprese multinazionali, relazioni funzionali, nei programmi e negli intendimenti della Regione, al processo di sviluppo e modernizzazione dell’apparato produttivo umbro e dei suoi territori. Condividi