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Gentile Redazione, leggo sempre con attenzione quanto scrivete e dopo l'ennesima notte passata in compagnia del rumore del minimetrò (fino alle 01,00 )con le vetture che passavano desolantemete vuote e chissà con quali costi..... ho deciso di scrivere quanto sotto. Nella speranza che possiate dare voce ad una minoranza, vi ringrazio comunque dell'attenzione e cordialmente vi saluto. Ho letto le dichiarazioni dell’A.D. della Minimetrò sul gradimento dell’opera. Sono uno dei residenti nella zona di Madonna Alta la cui abitazione è situata nei pressi delle rotaie e voglio premettere che giudico l’opera sicuramente utile all’abbassamento dell’inquinamento da smog e proiettata verso il futuro. Nonostante ciò non è ammissibile che circa 500 famiglie (per parlare solo di quelle attualmente aderenti al Comitato antirumore) con relativi bambini ed anziani subiscano da oltre 4 mesi per 15 ore al giorno un rumore costante, che per fare un paragone sembra quello di un macina caffè, che ti sveglia alle 6 di mattina (con una rabbia e una frustrazione che lascio immaginare) e ti abbandona solo alle 21,30 della sera, senza tregua, per non parlare delle Infrafrequenze che se dimostrate dannose per la salute coinvolgerebbero drammaticamente non più 500 famiglie ma interi quartieri. Comprendo che i disagi fanno parte dei cambiamenti ma non al punto di devastare la qualità della vita di quanti, magari con sacrifici e mutui, hanno la propria abitazione vicina a questo mezzo. Difficile studiare, difficile riposare, difficile ascoltare la televisione, difficile vivere normalmente specialmente per gli anziani che per problemi di salute non riescono a sottrarsi al rumore nemmeno per un ora uscendo di casa. Le promesse di interventi ad oggi non hanno portato significativi cambiamenti e si vive con la speranza di svegliarsi una mattina e vedere i tecnici sulle rotaie al lavoro per risolvere il problema. Le proteste, fino ad ora, sono sempre state nell’ambito del diritto e della civile convivenza ma quando si sentono dichiarazioni del Dr. Spinelli come “ …. Alla fine a Perugia siamo abituati troppo bene rispetto alle altre città e quindi i residenti si dovranno adeguare” non posso non pensare che ad un inasprimento del malcontento, perché a tale rumore non possibile abituarsi (finché non lo si prova direttamente non ci si rende conto), ed arrivando l’estate con le finestre aperte le proteste non saranno certo “..residuali” ma diverranno esponenziali poiché anche i residenti in altri palazzi avvertiranno questa “vibrazione” specialmente con il prolungamento dell’orario durante la notte che consentirà solo 5/6 ore di riposo. Il problema esiste ancora e cova sotto la cenere e non è affatto risolto “brillantemente” come dichiarato dai nostri amministratori. Non si chiede la chiusura del Minimetrò, si comprende anche la sua valenza economica per gli operatori commerciali del centro storico e per tutti i cittadini di Perugia, si pretende solo che l’opera venga resa utile a tutti senza danneggiare nessuno, oggi per noi residenti domani anche per coloro che potrebbero trovarsi questo problema sotto casa in altre zone della città. Non siamo “proteste residuali” ma solo civili e non si scambi la “calma” in attesa della soluzione con un calo del disagio e della sua diffusione così come non si immagini che i danneggiati siano solo coloro che fanno esposti e si rivolgono al TAR, poiché questi sono solo i più attivi e consapevoli ma anche la classica punta di un iceberg. Grazie per l’attenzione verso una minoranza e nella speranza che queste polemiche diventino solo un ricordo nella storia della nostra città cordialmente. Un residente vicino (troppo…) al Minimetrò Condividi