acqua.jpg
La Somalia ha urgente bisogno di assistenza medica per salvare migliaia di bambini malnutriti e soccorrere gli adulti intrappolati in uno dei Paesi più violenti al mondo. E' quanto denuncia l'organizzazione Medici senza frontiere (Mdf), precisando di aver curato nel solo mese di maggio oltre 2.500 bambini affetti da malnutrizione grave nelle località presenti nell'area di Mogadiscio, mentre dall'inizio dell'anno sono stati soccorse più di 2.000 persone per ferite da trauma. "La Somalia non è più sull'orlo di una catastrofe, il disastro è in atto ora - ha denunciato il direttore delle operazioni di Mdf - la situazione è tragica e noi non siamo in grado di garantire gli aiuti necessari per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente". L'organizzazione ha mostrato alla stampa un filmato realizzato in una delle sue cliniche nei pressi di Mogadiscio, in cui si vedono bambini scheletrici sul punto di morire e centinaia di donne e bambini in fila fuori dal centro alla ricerca di aiuto. Nonostante l'urgente bisogno di aiuti, le precarie condizioni di sicurezza del Paese non consentono alle organizzazioni umanitarie di intervenire. La stessa Msf ha dovuto richiamare all'inizio dell'anno il suo personale straniero dopo la morte di tre suoi operatori. L'organizzazione ha quindi lanciato un appello a tute le parti in conflitto nel paese perchè sia "garantito un accesso sicuro e senza ostacoli" agli operatori umanitari. I guerriglieri islamici, che si oppongono al governo di transizione somalo, hanno cominciato a prendere di mira anche gli operatori umanitari stranieri dopo il raid condotto dagli Stati Uniti all'inizio di maggio, in cui sono stati uccisi un leader islamico, Aden Hashi Ayro, e altre 24 persone. Condividi