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Perchè? E' questa la domanda che molti lettori di Umbrialeft.it - inviata tramite mail - si sono fatti questa mattina leggendo sul Corriere dell'Umbria le affermazioni del Verde Civico Oliviero Dottorini - sì proprio lui che nei suoi bollettini informativi non cità mai la parola unità a sinistra - e del capogruppo del Pdci Roberto Carpinelli, lo stratega della federazione anti-partito unico. Hanno detto che La Sinistra-L'arcobaleno in Umbria non è partita, perchè loro agli stati generali della Sinistra umbra non sono voluti andare. Carpinelli, almeno la faccia l'ha sempre messa, spiegando che finchè non c'è chiarezza a livello nazionale sulla legge elettorale non se ne faceva niente. Anche se qui in tanti hanno detto perche? Che c'entra la legge elettorale nazionale, adesso, con la nascita di un'anima de La Sinistra in Umbria che ha un potenziale del 20 per cento? Sono cose romane se le risolvano loro. Tanto qui in Umbria ci sono sistemi elettorali certi, definiti e prossimi ad essere riutillizzati. La Sinistra in Umbria ha bisogno di un programma per rilanciare l'economia regionale che secondo una grande mente come Carnieri dal 2008 sarà in fase di stallo. Carpinelli è una persona perbene, d'onore, come molti suoi compagni di partito affermano senza reticenza. E sempre questi compagni avevano affermato che Roberto Carpinelli era contrario al partito unico perchè non voleva perdere con l'addio alla falce e martello un pezzo di Sinistra (quella di Rizzo). Da qui la Federazione de La Sinistra-L'arcobaleno. Ci sta. Ma se si litiga sulla legge elettorale o se si accendono i toni della polemica tra personaggi, allora i conti non tontano più. E le foglie di fico cadono. In molti consessi degli enti locali fioriscono gli intergruppi a Perugia, come nella piccola Gualdo Tadino e in altre realtà. In Consiglio regionale invece è difficile persino firmare leggi di sinistra tutti insieme. Eppoi come si può pretendere che i Tavoli - che comunque si sono sempre riuniti - vadano a buon fine. Se la Sinistra-L'arcobaleno è nata in Italia, di conseguenza è nata anche in Umbria. In caso contrario chi non la pensa così si mette fuori gioco rispetto alle decisioni dei segretari nazionali. Su Dottorini è difficile dare un giudizio: parla de La Sinistra-l'arcobaleno come di un corpo estraneo. Al Corriere dell'Umbria si permette persino di mettere in bocca le parole ad un segretario regionale che non è andato agli stati generali per via di mancanza di benzina causato dal blocco dei tir dei giorni scorsi. La Fiorelli, secondo Dottorini, avrebbe detto che l'assemblea dei Verdi ha respinto a maggioranza il 19 novembre la federazione finchè non si farà chiarezza sulla legge elettorale. Ma come si fa a dire questo? La Fiorelli ha bisogno di un tutor proveniente dall'Alto Tevere? Qualcuno spieghi a Dottorini che Pecoraro Scanio e Boato hanno fatto nascere l'8 e il 9 dicembre la Sinistra-l'arcobaleno, fregandosene del parere dell'assemblea citata da Dottorini. E qualcuno dica di nuovo a Dottorini che non deve avere paura de La Sinistra, ma de La Destra di Tracchegiani: che alle prossime regionali se prende, come prenderà il 2,7 per cento o il 3, potrebbe pappargli la poltrona. Mentre se fa parte di un partito con un potenziale del 20 per cento allora sì che dorme sonni tranquilli. Allora sì che fermiano la Rocchetta e riaffermiano l'acqua pubblica. (Ah proposito che storia è questa del termovalorizzatore non più nemico del popolo?) Ma a chi giova una Sinistra lacerata, spaccata, umiliata e monca? Al Parito Democratico che in questa maniera può continuare a fare il gigante in mezzo a tanti nanetti affamati. E a quel punto può anche decidere di allearsi con la cosa bianca. E tanti saluti alla sinistra. Insomma il Pd ci guadagna. Ed ecco allora che il sospetto avanza. Un po' di giorni fa su una delle foglie del Messaggero c'era scritto: Vinti, anti-lorenzetti, va a braccetto con i lorenzettiani Carpinelli e Dottorini. Perchè il messaggero vi definisce così? Voi duri e puri della falce e martello o dell'ambientalismo senza compromessi? Facciamo passare questa bufera. Fuori nevica e rende nervosi tutti. Ci vorrebbe l'esperienza di Ingrao per azzaccarle tutte (le mosse). Quindi appena smette di nevicare in Umbria si riapra il tavolo della politica e dei contenuti. La Sinistra-l'arcobaleno è figlia del Pdci e de Verdi quanto di Rc e di Sinistra Democratica. E i figli non si abbandonano appena nati Condividi