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PERUGIA - Si parlerà di “smaltimento finale dei rifiuti: trattamento termico e compostaggio” al convegno promosso dalla Direzione ambiente e territorio della Regione Umbria che si terrà nella Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni, venerdì 27 giugno (a partire dalle ore 9), a Perugia. “Il convegno, nel corso del quale saranno approfonditi gli aspetti tecnologici, ambientali e sanitari legati a diversi sistemi impiantistici – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini – costituisce una tappa importante nel percorso di costruzione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti per l’Umbria. L’iniziativa, a cui parteciperanno tecnici ed esperti in materia di trattamento termico e compostaggio dei rifiuti, offrirà una panoramica completa delle migliori tecnologie disponibili per il trattamento dei rifiuti, il monitoraggio e il controllo ambientale e sanitario”. I lavori del convegno, coordinato da Maurizio Grandolini (Regione Umbria), saranno aperti dall’assessore Bottini che illustrerà le “Linee guida” del nuovo Piano regionale dei Rifiuti, seguiranno gli interventi di Fausto Brevi (OIKOS Progetti Srl) su “Il ruolo del trattamento nella corretta gestione dei rifiuti. Le tipologie impiantistiche ipotizzate dal Piano nei diversi scenari evolutivi in corso di approfondimento”, Umberto Grezzi (Dipartimento di Energia - Politecnico di Milano) su “Le tecnologie di trattamento termico dei rifiuti: forni a griglia, forni a letto fluido, pirolisi, massificazione. Lo stato dell'arte”, Franco Cristo (Quadrifoglio SpA) “La produzione di CDR ed il recupero energetico in impianti non dedicati”, Massimo Centemero (Direttore Tecnico C.I.G.- Cons. Italiano Compostatori) su “Il trattamento della frazione organica: recupero di materia, recupero di energia”, Giuseppe Viviano (Istituto Superiore Sanità) su “Aspetti igienico sanitari legati al trattamento termico dei rifiuti”. Sarà infine presentata dall’ARPA Emilia Romagna il progetto “MONITER” relativo al monitoraggio ambientale e sanitario dei territori interessati dalla presenza di impianti di trattamento termico in Emilia Romagna. Condividi