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CITTA’ DI CASTELLO - Saranno più di cento gli atleti che si contenderanno il premio delle varie specialità inserite nel campionato nazionale di ippica Dir (disabilità intellettivo relazionali) presentato oggi nella sala del consiglio comunale di Città di Castello alla presenza del sindaco Fernanda Cecchini, dei vertici del Comitato Italiano Paraolimpico e di Mirella Bianconi, titolare del Club Ippico Caldese che ospiterà la manifestazione da venerdì a domenica. “Il nostro comune è molto sensibile alle tematiche sociali, soprattutto quando si tratta di aprirsi a nuove esperienze e discipline emergenti. Non è un caso che il Comitato abbia scelto una struttura del territorio per organizzare il campionato nazionale, ritenendola adatta per caratteristiche e dotazioni all’appuntamento di riferimento nel calendario del Dir” ha detto il sindaco, sottolineando come “la vicinanza di Città di Castello non è solo istituzionale ma anche umana, conoscendo le difficoltà e l’impegno con cui famiglie e operatori oggi sono chiamati ad rapportarsi con la disabilità”. “Per la seconda volta saremo a Città di Castello, rinnovando la collaborazione con il Club ippico Caldese, che ha messo a disposizione la sua struttura anche in occasioni diverse e legate all’attività del Cip” ha ribadito Francesco Emanuele, responsabile regionale del Comitato italiano paraolimpico. “Un legame che la famiglia Ponti-Bianconi ha ormai consolidato con i nostri ragazzi e che porterà l’anno prossimo il Club Caldese ad essere accreditato come struttura riconosciuta dalla Federazione”. “L’occasione tifernate” ha precisato Marco Borzacchini, vicepresidente nazionale del Cip e capo Dipartimento del settore “è quella giusta per annunciare che diventeremo Federazione, perché è stata riconosciuta la crescita dello sport per atleti disabili dal punto di vista intellettivo e relazionale. La presenza di quasi trenta società provenienti da ogni parte di Italia conferma che questa applicazione delle discipline ippiche è in forte ascesa e sta professionalizzandosi, anche se l’agonismo rimane sullo sfondo per privilegiare la possibilità di esprimersi e di gratificazione offerta ai ragazzi”. “Le categorie in gara saranno tre: junior fino a 16 anni, senior fino a 35 e poi gli over”: per Daniela Bambini, che segue da tecnico la disciplina e l’evento “da venerdì a domenica lo spettacolo sarà assicurato per tutti, dato che la disputa delle gare è molto piacevole e coinvolgente anche per i non addetti ai lavori”. “Ci prepariamo a disputare questo campionato nazionale” ha aggiunto Heike Weber, direttore tecnico, con l’intenzione di sfatare qualche luogo comune e far capire che l’ippica Dir non è né l’ippoterapia né la riabilitazione equestre ma uno sport a tutti gli effetti, che richiede tecnica e concentrazione. Nella filosofia dello sport il concetto di disabilità, di malattia è fatuo perché si punta a potenziare le parti sane e quindi a superare il diaframma tra ciò che rientra e ciò che rimane fuori dalla norma”. “Siamo molto orgogliosi di ospitare per la seconda volta il campionato” ha concluso Mirella Bianconi, non solo perché enfatizza una disciplina ed un approccio innovativo ma anche perché la manifestazione si inserisce in un territorio, che ha fatto della rete sociale di sostegno alla disabilità una priorità. In questo non ci sentiamo una cattedrale nel deserto ma un frutto della sensibilità e del lavoro compiuto negli anni dalle istituzioni, dagli operatori e dalle famiglie”. Condividi