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Da alcuni articoli comparsi sui quotidiani locali in data 12.12.07 apprendiamo, come associazioni di consumatori, che l’amministrazione comunale di Terni si accinge a modificare la tariffa T.I.A. apportando un ulteriore incremento per l’anno 2007 pari a circa il 10/12%. A tal proposito le associazioni sopraindicate fanno presente quanto segue: 1) con l’istituzione della tia,entrata in vigore nel 2006,il comune di Terni predispose un piano tariffario triennale dal 2006 al 2008 che prevedeva un incremento medio nell’arco dei tre anni, per una famiglia composta da tre persone,del 15,58% per il 2006 ,15,41% per il 2007,15,25% per il 2008; 2) l’incremento nel 2006, quindi, e’ stato del 15,58% pari circa 20,76 euro; 3) se sono vere le affermazioni del comune di terni e non abbiamo motivo per dubitarne, i cittadini ternani avranno un incremento di circa il 25% nell’anno 2007 per effetto dell’aumento programmato al momento del passaggio alla t.i.a. (15,41%) sommato all’incremento annunciato(10/12%) tenuto conto della retroattivita’ che verra’ applicata (cosi’ come annuciato). accanto a questo aumento, e’ bene ricordare che gli utenti avranno un incremento dei costi per le tariffe ,nel 2007 ,di circa 1.200 euro in piu’. 4) le associazioni sopraindicate sono nettamente contrarie a tali aumenti in quanto le motivazioni addotte non sono convincenti. Vogliamo vedere i conti economici reali: a) quanto puo’incidere sulla tariffa la riduzione dei rifiuti sanitari termovalorizzati e la minore produzione elettrica? (che gia’era di minima entita’....?; b) si dice che la SAO ,la societa’ che gestisce la discarica di orvieto,“ha staccato”le fatture per il 2007 inserendo l’aumento che l’ATO rifiuti ha deciso di effettuare portando a 68 euro il costo di conferimento , con effetto retroattivo da gennaio 2007; c) si possono vedere i conti della SAO se e’ giustificato questo aumento? ; d) questo metafisico ATO rifiuti (che pochi sanno che cosa sia , che cosa faccia e quanto costa) poteva soprassedere alla decisione visto che 13 comuni non erano d’accordo tanto che hanno chiesto ed ottenuto la sospensiva dal TAR Regionale??; e) l’unica cosa che l’ATO e’ stato capace di fare e’ stata quella di aumentare la tariffa di conferimento .sarebbe stato piu’ opportuno aprire un tavolo di confronto e di partecipazione sulle problematiche inerenti il ciclo dei rifiuti che non stato mai attivato; f) l’eliminazione dei contributi cip 6 era nota sin dal gennaio 2007,come mai solo adesso viene inserito nella sommatoria delle motivazioni dell’incremento tariffario? anche qui:quanto incide il cip6 nella tariffa?. 5) pretendere poi la retroattivita’ di un aumento tariffario motivato da fattori imprevisti ed imprevedibili (cosi’ e’ riportato sui giornali)ci sembra proprio paradossale:la retroattivita’ si puo’ applicare(e non e’ molto giusto..)in caso di aumenti tariffari programmati annualmente e che per vari motivi non sono stati deliberati.. Qui si tratta d’insorgenza di costi imprevisti,per cui contingenti.; 6) per ultimo,non meno importante però’,sarebbe bene che si riattivasse quel metodo virtuoso della partecipazione e della trasparenza in materia di tariffe ..sarebbe un bene per tutti. Condividi