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“La pratica del dubbio”: questo il titolo di un bel volume scritto da Claudio Carnieri, e pubblicato dall’editore Manni, tutto incentrato in un dialogo fitto con Pietro Ingrao, il grande patriarca della Sinistra italiana che non ha fatto mancare il suo contributo nel processo che è stato ormai avviato della sua ricostruzione. Con Ingrao, Carnieri ripercorre tutta la lunga fase storica che lo ha visto protagonista ma, come ha scritto a chiusura della prefazione con la quale ci presenta la sua fatica: “Non si possono tuttavia leggere queste pagine senza avvertire forte un assillo che riguarda il presente. Che fare ora? Si può fondare una nuova fase della storia e del ruolo della sinistra senza partire da quel nodo cruciale dello sviluppo, della sua qualità, dei processi sociali e istituzionali, delle politiche pubbliche che vi convergono? Come ci si può riproporre quel tema quando tanti fattori si sono dematerializzati e mondializzati (mercati, finanza, scienza) e non si vedono grandi soggetti in grado di far pesare democrazia e poteri “dal basso”, per dirla con Aldo Capitini, ma capaci di arrivare a quella altezza nazionale, europea e planetaria? E anzi. È proprio la questione dei soggetti e dei poteri che è tornata duramente al pettine. Ecco. L’intervista, mi sembra, contiene, in un particolare filo di ragionamento che continua il racconto di “Volevo la luna”, un invito testardo a cercare, a cercare ancora”. Il “nostro” invito è a leggerlo. Condividi