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PERUGIA - Come ogni anno il 20 giugno ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato per celebrare i rifugiati di tutto il mondo, la loro forza e il loro coraggio nell’affrontare la loro gravosa condizione e le innumerevoli difficoltà che la vita gli propone. L’Umbria ha festeggiato questa giornata con un incontro dal titolo “Proteggere i rifugiati è un dovere. Essere protetti è un diritto”, organizzato dai Comuni di Perugia, Todi, Narni e Terni, (Comuni che sono sedi degli SPRAR- Sistema Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo) e dall’Anci Umbria, nella sala del Consiglio di Todi. Quest’anno, in occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani e, in Italia, della Costituzione repubblicana, l’UNCHR, (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha deciso di dedicare la Giornata al tema della protezione, intesa sia come difesa del diritto d’asilo che come riparo ed aiuto umanitario. “Chi fugge dai conflitti e dalle oppressioni e, a volte, anche dai maltrattamenti - ha spiegato Antonio Guterres, alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati - ha diritto ad accedere alla procedura d’asilo e a ricevere assistenza materiale. Ovunque deve essere assicurata la protezione anche nei paesi nei quali è garantita sulla carta, ma dove il diritto d’asilo è eroso dagli aspri controlli di frontiera, da tendenze xenofobe o da preoccupazioni legate alla sicurezza”. “Dopo cinque anni consecutivi – continua il commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati – dal 2001 al 2005 in cui il numero dei rifugiati è calato, negli ultimi due anni è stato registrato un aumento, e questo per noi è motivo di preoccupazione”. All’incontro organizzato a Todi hanno partecipato Paolo Raffaelli, presidente Anci Umbria, Antonino Ruggiano, sindaco di Todi, Rita Zampolini, coordinatrice delle politiche sociali di Anci Umbria, Giovanni Scanalino, vescovo della Diocesi Orvieto–Todi, Tiziana Capaldini, assessore ai servizi sociali del Comune di Perugia, Nazzareno Meneghini, assessore ai servizi sociali del Comune di Todi, Delio Angeletti, dirigente dei servizi sociali del Comune di Narni. “A questo tavolo – ha sottolineato Paolo Raffaelli – siedono amministratori di diverse parti politiche, però, tutti allo stesso modo convinti del valore dell’accoglienza, tema di condivisone trasversale nella civile Italia anche se, come il resto d’Europa, anche il nostro Paese sta attraversando un momento difficile in cui la paura ‘dello straniero’ prevale sul senso di responsabilità verso le persone che hanno un reale bisogno di aiuto”. “La giornata del rifugiato – ha aggiunto il presidente dell’Anci Umbria - è importante perché abbiamo ancora bisogno di vedere che la privazione della libertà, come accade per i profughi e per i rifugiati politici, è l’altra faccia della nostra vita se non vogliamo limitarci a una formale espressione della solidarietà”. “Questa giornata – ha detto il sindaco di Todi – è particolarmente importante in Umbria perché è dedicata a rifugiati e richiedenti e perché ricorre l’anniversario della liberazione di Perugia dal fascismo e Todi, che ha una storia di accoglienza lunga più di otto secoli, è soddisfatta di essere luogo di questo incontro e partecipe di iniziative a favore delle persone più svantaggiate”. “In Italia – ha aggiunto Tiziana Capaldini – i cittadini sono spesso spaventati dallo straniero, senza avere la capacità e l’attenzione di distinguere tra rifugiato e clandestino. Sono poche, infatti, le persone che si mettono nell’atteggiamento di ascolto che permette la conoscenza di diverse esperienze e situazioni. Questo incontro vuole anche essere, in questo senso, uno spunto di riflessione”. Condividi