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GUBBIO - Secondo appuntamento del “GAM – Gubbio Arte Medievale”, un viaggio promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Gubbio attraverso le forme, gli stili e i linguaggio che hanno caratterizzato la vita musicale dell’Evo Medio, per la direzione artistica del Maestro Claudio Gasparoni. Domani sabato 21 giugno – ore 21,30 – la magica atmosfera di Petroia ospiterà “LA LUCE DALLE TENEBRE”, con l'esibizione degli Jokulatores Slavensis di Belgrado che faranno risuonare le antiche mura del Castello, degli echi della musica sacra e profana della tradizione europea medievale, dai Cantigas de Santa Maria al Laudario di Cortona, al Lamento di Tristano e Isotta. L’ensemble serbo formatosi nel 1995 propone lo scenario multiforme e spesso sorprendente della vita medievale, il suo scorrere tra la spiritualità delle laudi e la schietta gioia di vivere testimoniata da madrigali e ballate. Il Medioevo della luce che preannuncia il Rinascimento e la sua musica ci illumina ancora oggi: frammenti che sono arrivati fino a noi sono scintille di rara intensità che hanno dato origine e segnato la via della musica successiva con particolare riguardo a quella polifonica. Ci parla dell'uomo medievale, della sua spiritualità, testimoniata dalle raccolte del “Libre Vermell” e dei “Cantigas de Santa Maria” che glorificano le virtù e i miracoli della Vergine, così come della sua voglia di vivere che trova voce nelle danze e nelle ballate dei trovieri. In particolare, in danze come “Bellica” e “Il lamento di Tristano” si incontrano e si intrecciano strettamente le tradizioni musicali e culturali di ogni parte dell'Europa medievale: il gotico cortese, i romanzi del ciclo arturiano, gli echi di Bisanzio e dell'Oriente danno impulso ad una straordinaria creatività musicale che si esprime nei canti d'amore e di nobili gesta cavalleresche. E' una tradizione comune a tutta l'Europa che in Italia trova voci originali come, ad esempio, quella del fiorentino Francesco Landini, presente nel programma del concerto, che ci ha lasciato un insieme di 12 madrigali e 140 ballate. La religiosità profonda ma anche tormentata ispira le raccolte di laudi fra cui il famosissimo “Laudario di Cortona” da cui si potrà ascoltare “Venite a laudare”. Il concerto trasporterà insomma gli ascoltatori, lungo tutta la parabola culturale del Medioevo che, pur tradizionalmente indicato come momento di barbarie ed isolamento, in realtà contiene tutti i vivacissimi fermenti culturali dell'epoca successiva, tutta la “luce” dell'Umanesimo e del Rinascimento. Il gruppo di musica antica “JOKULATORES” č stato fondato nel 1995 dal docente del Conservatorio di Belgrado, Ljubomir Dimitrijević, già affermato come uno dei massimi esperti di musica antica in Serbia. I componenti del gruppo Jokulatores“ si sono formati presso il Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Belgrado, sotto la guida dello stesso M° Dimitrijevic. Hanno eseguito numerosi concerti in Serbia, Grecia e, in Italia, da quattro anni partecipano al Festival medievale “Ferie delle Messi“ di San Gimignano. Nel giugno 2007 si sono esibiti nella Sala dei Dioscuri, presso il Museo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, in occasione della Mostra internazionale di strumenti antichi. Il gruppo ha partecipato a numerose trasmissioni della TV nazionale, specializzate in musica classica e ha preparato una serie di cinque puntate per la RTS, con un profilo educativo mirato ad approfondire le conoscenze della musica e degli strumenti antichi. Gli Jokulatores hanno al loro attivo anche diverse incisioni tra cui ricordiamo l'ultima “La Luce nelle tenebre”. Il loro repertorio comprende la musica di molti paesi europei dal ’200 al ’700. I programmi dei loro concerti spaziano dalla musica medievale, sia sacra che profana, comprendendo brani della Scuola di Notre Dame, le canzoni della raccolta dei Carmina Burana, i Cantigas de Santa Maria, il Libre Vermel, il Laudario di Cortona, le canzoni e le danze dei trovieri, fino ad arrivare alla musica rinascimentale, barocca e a quella tradizionale serba. Gli strumenti con i quali si esibiscono sono copie fedeli degli strumenti antichi e i componenti del gruppo sono vestiti in costumi dell’epoca. Per la partecipazione al concerto e al buffet finale è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: Servizio Turistico Associato – IAT - Gubbio 06024 - Via della Repubblica 15 - Tel. 075-9220693 075-9220790 fax 075-9273409 info@iat.gubbio.pg.it www.gubbio-altochiascio.umbria2000.it oppure www.comune.gubbio.pg.it Condividi