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Quelle di Veltroni sulla fine del governo Prodi sono "lacrime di coccodrillo". Lo afferma in una nota Paolo Ferrero, esponente del Prc, che aggiunge: "Il segretario del Pd Walter Veltroni ha proprio ragione. Il governo Prodi non è caduto per caso, all'inizio dell'anno, ma per la colpa, e il fervido concorso di molti, a partire da lui stesso". "E' stato Veltroni, infatti, e non certo, come vorrebbe farci credere la facile e interessata vulgata del Pd, - osserva - a staccare la spina nel modo più netto, oltre che per primo, dall'esperimento di governo a guida Prodi. Come fu chiaro a tutti sin dalle elezioni primarie che lo consacrarono leader incontrastato del nuovo partito, passando per le teorie (e relative dichiarazioni pubbliche) sue e del suo vicesegretario Franceschini contro una possibile riforma del sistema elettorale per via parlamentare e in senso proporzionalistico e infine con il famoso discorso e arrogante di Orvieto, quello dell''andremo da soli'". "E se a Veltroni ora spuntano le lacrime per la fine del governo Prodi, - insiste Ferrero - non possiamo che registrarle come lacrime di coccodrillo". "Infine, per quanto riguarda il Prc e il suo futuro politico, - dichiara Ferrero - visto che Veltroni si preoccupa anche di quello e vorrebbe impartirci lezioni su come e quando bisogna essere 'di lotta' o su come e quando si può e si deve essere 'di governo', mi limito a ricordargli che, grazie a Dio, il futuro e le scelte di Rifondazione comunista le decideranno gli iscritti e le iscritte al nostro partito, non al suo. Veltroni, quindi, stia tranquillo e pensi al Pd, ma può star certo che proprio lui che di partiti comunisti ha già contribuito di buona lena a scioglierne e distruggerne uno bello grande, il Pci, non riuscirà a sciogliere il secondo, il Prc". Condividi