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PERUGIA - La terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Enzo Ronca, ha approvato a maggioranza, con sei voti favorevoli e tre astensioni, le Linee guida per l'istituzione di nuovi indirizzi di studio nelle scuole secondarie dell'Umbria ed ha incaricato Ada Girolamini e Massimo Mantovani di relazionare in aula il provvedimento per conto della maggioranza e dell'opposizione. Si tratta di un atto necessariamente di transizione, ha precisato l'assessore regionale Maria Prodi, chiamata ad illustrarne i contenuti, ''in quanto le elezioni e il cambio di Governo non hanno consentito di fare chiarezza sul futuro degli istituti tecnici e professionali''. Questo, ha aggiunto l'assessore, ci costringe a confermare le scelte precedenti, nella convinzione che sara' possibile autorizzare nuovi indirizzi scolastici, ''solo se urgenti, limitati e soprattutto condivisi nel territorio''. I consiglieri di minoranza - riferisce una nota della Regione - hanno motivato la propria astensione con la necessita' di approfondire l'argomento prima del voto dell'aula. La Commissione ha anche definito il percorso delle due proposte di legge di iniziativa consiliare sull'incentivo del lavoro giovanile in Umbria: la prima, ''Disposizioni in materia di accesso al futuro per le giovani generazioni'' a firma dei consiglieri Pd, primo firmatario Fabrizio Bracco; la seconda, ''Promozione e coordinamento delle politiche dei giovani e agevolazioni per l'ingresso nel mondo del lavoro'', presentata dai consiglieri del Polo delle liberta', primo firmatario Aldo Tracchegiani. Sulla base della disponibilita' annunciata dall'assessore alle politiche sociali Damiano Stufara, ''ad un confronto non pregiudiziale sui due testi che dovranno essere comunque integrati'', la Commissione ha stabilito di rinviare ogni decisione a settembre, accogliendo di fatto l'esigenza espressa dallo stesso assessore Stufara che si e' detto impossibilitato a lavorare su una legge ''condivisa nelle finalita' e gia' prevista dal Dap con cadenza entro il 2008'' perche' impegnato nelle prossime settimane a definire due atti importanti come il Piano sociale regionale e il Piano regionale integrato della non autosufficienza (Prina), necessario a far decollare il Fondo appena costituito''. Condividi