PALAZZO GIUSTIZIA PERUGIA.jpg
PERUGIA - Riprese tv e foto sono state vietate al processo, cominciato stamani davanti alla Corte d'Assise di Perugia, a carico di Roberto Spaccino, l'ex camionista di Marsciano accusato dell'omicidio della moglie, Barbara Cicioni, 33 anni, all'ottavo mese di gravidanza. Lo ha deciso la corte all'inizio dell'udienza di oggi. ''Il diritto di cronaca e' sacro, ma esistono degli eccessi che vanno limitati'', ha detto il pm, Antonella Duchini. La presenza dei cronisti, e del pubblico, e' quindi ammessa. Alla presenza di telecamere e fotografi si sono opposte tutte le parti. ''Sono profondamente convinta - ha detto, fra l'altro, la Duchini - che il grado di democrazia di un Paese si individui anche con la liberta' di stampa. Ma di fronte a un carico mediatico e a una eroizzazione degli imputati e delle parti che vediamo spesso in tv, di fronte a processi svolti in trasmissioni televisive e ad atti di indagini pubblicati sui giornali, credo che ci sia un limite''. ''Le riprese tv - ha aggiunto - sono qualcosa che va oltre, sono elementi che esulano da cio' che i cittadini hanno diritto di sapere''. ''Non dimentichiamo inoltre - ha osservato il pm - che siamo alla presenza di due bambini (i figli di Spaccino della vittima, ndr.) che sono parte offesa in questo procedimento''. Condividi