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La conferenza stampa del commissario dell'Adisu, Maurizio Oliviero, sui tagli al Diritto allo Studio è stata compresa soltanto in parte dai giornalisti presenti. Sulla carta non è andata una delle informazioni più importanti e per certi versi più allarmante. Dal prossimo anno forse non ci sono i denari per pagare le borse di studio che fino ad oggi sono state garantite. Ovvero oltre 6mila per un valore di 11milioni di euro. Il Governo Berlusconi ha deciso di tagliare i fondi. E la Regione dell'Umbria che fino ad oggi ha portato avanti la baracca (passando da 4miioni a 6milioni di euro, come contributoi) potrebbe non avere risorse sufficienti per dare gli stessi denari, dopo i tagli agli enti locali. Ma c'è di più e lo lasciamo dire forse dall'ultimo mago e innovatore del diritto allo studio italiano, Maurizio Oliviero. "Il Governo Berlusconi non solo ha fermato la riforma sul diritto allo studio - ha spiegato Oliviero - ed ha tagliato risorse importanti per lo studio di quei ragazzi che non hanno famiglie che navigano nell'oro, ma vuole andare verso la privatizzazione dell'Università. Infatti, se il pubblico viene tagliato, il privato studio invece viene rafforzato e reso più credibile attraverso una strategia politica e di sostegno ben collaudata". Insomma il sogno dei college privati sul modello anglossassone rischia di impoverire sempre di più le famiglie e di togliere speranze di una vita migliore ai propri figli. E gli studenti cosa fanno? Se ne stanno buoni pensando a quale abito mettere o in quale discoteca andare. E la sinistra? E i giovani comunisti? Possibile che non abbiano capito che è tempo che ritorni il ruggito della pantera? Condividi