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....L'uomo, rinchiuso nel carcere di Terni, ha sempre sostenuto la sua estraneita' al delitto e sara' presente in aula. I suoi difensori, gli avvocati Michele Titoli e Luca Gentili, intendono chiedere la citazione di 185 testi. Una novantina quelli indicati dal pubblico ministero Antonella Duchini (30 in comune con la difesa). Parti civili nel processo i genitori di Barbara Cicioni, i due figli minori della coppia, attraverso il loro legale rappresentante, e quattro associazioni per la tutela dei diritti delle donne (un presidio e' stato annunciato davanti al tribunale dalla Rete delle donne umbre). Spaccino ha sempre proclamato la sua innocenza affermando che quando la moglie venne uccisa lui non era in casa. Ha quindi ipotizzato che qualcuno entro' nella villetta durante la sua assenza, approfittando forse di una persiana lasciata semiaperta. Agli inquirenti l'ex camionista ha riferito che una volta rientrato trovo' la donna ormai morta in camera da letto. Per la procura di Perugia, invece, Spaccino uccise volontariamente la moglie. Oltre che per l'omicidio, il pm ha chiesto e ottenuto che il trentottenne di Marsciano venga processato per maltrattamenti nei confronti della moglie, per avere provocato l'interruzione della sua gravidanza, per avere simulato un furtonella villetta e per false dichiarazioni allo stesso pm. Secondo la ricostruzione accusatoria, Spaccino, arrestato il 29 maggio dai carabinieri, avrebbe ucciso la moglie al termine dell'ennesima lite. In particolare - ritengono gli inquirenti - percosse e soffoco' la donna, provocandone la morte. Secondo gli investigatori Spaccino simulo' poi una rapina per sviare i sospetti. Gli avvocati Michele Titoli e Luca Gentili, invece, in sede di udienza preliminare hanno ribadito la tesi chesia stata una banda di ladri a penetrare quella sera all'interno della villetta di Compignano e a uccidere Barbara. Condividi