PERUGIA - Dopo una breve pausa di riflessione, le segreterie regionali della Fai Cisl e Flai Cgil intendono fare chiarezza rispetto alla vicenda Opere Pie riunite di Perugia.

“Rispetto a quanto dichiarato dall’assessore comunale all’urbanistica Valeria Cardinali –hanno sottolineato le segreterie- è giusto ribadire che sono anni che il sindacato chiede all’esecutivo di Palazzo dei Priori delle risposte in merito alla situazione in cui versa una delle aziende agricole più importanti del territorio perugino. Sono circa quattro anni -hanno spiegato- che all’interno delle Opere Pie, si discute della realizzazione del nuovo centro zootecnico, tanto è vero che la discussione era iniziata con il passato consiglio di amministrazione e la giunta comunale di Perugia precedente".

"Da quattro anni a questa parte abbiamo assistito a rimpalli di responsabilità tra l’amministrazione comunale di Bastia, che in un primo momento aveva manifestato tutto l’interesse affinché l’investimento si potesse realizzare nel territorio di sua competenza, poi il retrocedere e il nulla di fatto. Successivamente –ha continuato il sindacato- il consiglio di amministrazione delle Opere Pie, guidato dal professor Angelo Frascarelli, subito dopo il suo insediamento, ha avviato una serie di confronti con l’amministrazione comunale di Perugia in quanto certo che il progetto di rilancio dell’azienda deve passare attraverso la realizzazione del nuovo centro zootecnico e dell’impianto di biogas. L’estate scorsa, siamo stati convocati dall’assessore Cardinali, dove in quell’assise ci confermò condivisione e pieno sostegno al progetto, impegnandosi nella realizzazione nel breve periodo”.

"E’ passato circa un anno da quell’incontro e la Fai Cisl e la Flai Cgil Umbria scoprono, per mezzo stampa, che per realizzare l’investimento del centro zootecnico non vi è una data certa per superare il problema della variante. Il nostro intento non è quello di attribuire responsabilità, ma quello di superare l’attuale momento di forte incertezza che regna ormai da troppo tempo all’interno dell’azienda”.

La Fai Cisl e la Flai Cgil Umbria evidenziano come i lavoratori in questa situazione, ormai da troppo tempo e non per propria responsabilità, si sono accollati grossi oneri per far funzionare al meglio l’azienda, addirittura rinunciando anche a qualche accordo aziendale, sottoscritto tra le parti, e come l’attuale situazione dispone anche dovendo ritardare l’acquisizione del proprio stipendio. Se i sacrifici si devono fare, bisogna farli tutti, altrimenti quelli dei lavoratori risultano essere invani.

La Fai Cisl e la Flai Cgil Umbria ringraziano, infine, l’assessore “per aver ricordato al sindacato la propria mission, ossia quella di tutelare i lavoratori. Vogliamo rassicurare l’assessore dicendole che è quello che stiamo cercando di fare, ricordando però che ognuno deve svolgere il proprio ruolo nell’interesse del bene comune, rafforzando l’azienda e dando certezza ai lavoratori”.

La segreteria della Fai Cisl e della Flai Cgil Umbria si rendono disponibili a cercare e trovare tutte le soluzioni possibili perché questo insediamento zootecnico venga alla luce quanto prima, a cominciare dal chiedere un nuovo incontro con l’assessore Cardinali, per rinsaldare quel legame necessario per le prospettive future di lavoro dell’Ente e dei lavoratori .
 

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