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PERUGIA - “Nel giro di pochi giorni ci vediamo costretti a riconvocare il Consiglio per affrontare un problema che pesa tantissimo sull’immagine dell’Ente. Nelle ultime ore abbiamo lavorato tantissimo, Giunta e Maggioranza, per capire la strada da prendere”. Con queste parole il Presidente della Provincia di Perugia ha esordito questa mattina in sede di assise consiliare appositamente convocata per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’Ente legate alla inchiesta sugli appalti. “Il problema – ha affermato Cozzari - investe me, la Giunta e la Maggioranza ma anche l’istituzione nel sua interezza e soprattutto il Consiglio. Siamo di fronte ad una bufera che ci colpisce in pieno e della quale comincio a comprendere i contorni da due giorni a questa parte, venendo a conoscenza dei capi di imputazione delle persone coinvolte. Appresa la notizia, ho coltivato al tentazione di dichiarare forfait. Mi hanno però fatto osservare che in questo modo sarebbe stata la distruzione totale dell’Ente e questo mi ha indotto a cercare collaborazione, soprattutto l’aiuto della Giunta. Non mi sento solo. Si è pensato che nel nostro Paese l’immoralità fosse solo del piano politico. I problemi dimostrano altro. Con grande sofferenza , credo di avere il dovere di ringraziare il Sostituto Procuratore Manuela Comodi che ha aperto uno squarcio per me inimmaginabile e di cui non sapevamo. Adesso, la mia prima preoccupazione è quella di prendere coscienza e conoscenza dei problemi per cui i cittadini ci chiedono una risposta. Il Pdl chiede le dimissioni della Giunta: è un atteggiamento su cui invito a riflettere. E’ la via d’uscita più semplice, ma ritengo che sia necessario avere senso di responsabilità per salvaguardare l’immagine di un livello istituzionale, fino a 20 giorni fa, il migliore della regione ed anche per non mortificare il personale che agisce correttamente. Per questo, ribadisco con estrema fermezza l’affidamento ad un legale esterno perché la Provincia è parte lesa erga omnes. L’immagine si deve ricostruire. Ho accolto con sofferenza la remissione delle deleghe da parte dell’Assessore Riccardo Fioriti. Non si tratta di dimissioni, Fioriti resta time out. La delega alla viabilità verrà riassunta dalla Presidenza, con la collaborazione della Vice Presidenza, anche per mettere al riparo la politica da ogni strumentalizzazione. Le persone coinvolte sono state da me tutte ascoltate: ho ricevuto attestati di serenità, non hanno chiesto avvicendamenti, forse per un atto di autotutela. Non potevo fare altro nei loro confronti (si trattava di incarichi biennali), altrimenti sarebbe stato come anticipare il giudizio dalla magistratura. Rimango fedele alla difesa della dignità personale e manifesto alle persone ristrette umana solidarietà, auspicando che non abbiano sbagliato. I dirigenti in carcere e agli arresti domiciliari subiscono per regolamento la sospensione dall’incarico che già ho firmato ed è esecutiva. Come Giunta e Maggioranza, stiamo lavorando per sostituzioni interne tenendo conto della professionalità vera e dell’esigenza di dare un forte segnale alla struttura. Li stiamo ancora consultando. Appena il quadro sarà completo, daremo immediatamente informazione. Infine, verrà istituita una commissione interna che valuti attentamente tutta l’attività (non posso ancora comunicarvi i nomi): 3 mesi e prima della fine dell’anno si andrà alla ristrutturazione affinchè l’Ente riacquisti la sua dignità. Devo tentare di fare di tutto per mandare avanti il livello istituzionale e non tradire quell’atto di fiducia del giugno 2004”. Condividi