cooperazione.jpg
PERUGIa - Aprire con i diretti protagonisti, le imprese e con la comunità regionale una discussione fondata su un’indagine scientifica della realtà esistente e finalizzata, ad un decennio di distanza dal varo della prima legge regionale, ad un appropriato aggiornamento legislativo: sono stati questi il senso e l’obiettivo della Conferenza regionale sulla Cooperazione, organizzata dall’Assessorato alla promozione dello Sviluppo economico della Regione Umbria, che si è svolta oggi al Centro congressi della Camera di Commercio di Perugia. Nel corso della Conferenza è stata presentata un’indagine commissionata dalla Giunta regionale a Unioncamere su “La cooperazione in Umbria”, primo lavoro in materia con caratteristiche di sistema e scientifiche, realizzata da Sergio Sacchi, del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia. “L’impresa cooperativa – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti, aprendo i lavori della Conferenza - si trova in una fase cruciale della sua storia, con la globalizzazione economica che costringe anche questa forma originale di impresa ad accrescere le proprie capacità competitive, senza smarrire i valori solidaristici e mutualistici fondanti. Le imprese cooperative, ovunque alle prese con i problemi rappresentati dall’assunzione di nuovi sistemi di ‘governance’, dalla crescita di una nuova classe dirigente, dalla separazione di ruoli tra proprietà sociale e gestione dell’impresa e dell’esigenza di sviluppare processi di aggregazione, rappresenta una componente fondamentale dell’economia e della società umbre, di cui costituisce anche un presidio di democrazia e di coesione. La Regione – ha detto Giovannetti – non ha dubbi nel sostenere, in un quadro equanime e trasparente di regole competitive, la cooperazione e i suoi valori”. Le ragioni di una revisione delle leggi regionali esistenti (in quale forma, se con emendamenti al testo vigente o con un nuovo articolato, si potrà vedere) risiedono, a giudizio dei legislatori regionali, anche nella crescita dell’idea federalista e nella affermazione del principio di sussidiarietà. L’assessore regionale Giovannetti ha ipotizzato alcune delle modifiche legislative possibili. In primo piano, il rafforzamento del ruolo della Consulta regionale sulla cooperazione, l’introduzione, nelle leggi di incentivazione del settore, di criteri, in parte fissi, in parte flessibili, per l’assegnazione dei contributi, con particolare riguardo agli incentivi per la costituzione di soggetti aggregativi o consortili tra imprese, per favorire maggiori innovazioni di prodotto e sostenere, anche a vantaggio delle imprese cooperative, i processi di internazionalizzazione. “La convinta adesione e il sostegno alle originali finalità sociali e mutualistiche delle cooperative - ha insistito Giovannetti - non possono condurre a ‘regimi di assistenza’ o di surroga delle imprese. Il sistema delle cooperative può trarre alimento dalle idee fondanti del ‘Patto per lo sviluppo’ per l’Umbria e dalla nuova proposta di legge sulle politiche industriali, da pochi giorni preadottata dalla Giunta regionale, che colloca il sostegno allo sviluppo nell’ottica del rafforzamento della competitività del sistema e delle imprese, attraverso la qualificazione e il potenziamento degli elementi strutturali”. La conferenza regionale, dopo i saluti del sindaco di Perugia Renato Locchi e del presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti, è proseguita con la presentazione della ricerca, introdotta da Adriano Garofoli, presidente di Unioncamere Umbria, e dal curatore Sergio Sacchi. Le comunicazioni di Paolo Santella, del Servizio studi della Banca d’Italia, sul “quadro regolamentare della cooperazione in Europa” e di Luca Ferrucci, dell’Università di Perugia, sulle “nuove sfide” in campo economico, hanno completato il quadro dei relatori, cui hanno fatto seguito gli interventi programmati di rappresentanti delle centrali cooperative, delle organizzazioni sindacali e dell’”Anci” (Associazione nazionale dei Comuni) Umbria. Le conclusioni sono state tratte dall’assessore regionale Mario Giovannetti. Condividi