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PERUGIA - Alla data del 30 marzo 2008, alle camere di commercio di Perugia e Terni risultavano iscritte 1.573 imprese cooperative, di cui 1.156 attive e 417 inattive: e', questo, uno dei dati emersi dalla ricerca di Unioncamere sulla cooperazione in Umbria, presentata stamani a Perugia alla conferenza regionale su questo comparto imprenditoriale. La ricerca - riferisce un comunicato della Regione - e' basata sui dati e le informazioni degli archivi camerali e dell'albo delle cooperative istituito nel 2004 dal ministero delle Attivita' produttive. Le imprese cooperative operanti in Italia sono oltre 74mila e rappresentano l'1,4% dei circa 5,2 milioni di imprese iscritte nel registro delle Camere di Commercio. Si tratta di una quantita' rimasta sostanzialmente stabile, sebbene a ritmi alterni, negli anni del nuovo secolo, dopo un picco negli anni 2001 e 2002, un rallentamento nel periodo successivo e una ripresa tra il 2006 e il 2007. L'andamento in Umbria si presenta analogo, seppure con una minore incidenza del numero delle cooperative su quello generale delle imprese e pari all'1,1%. In realta', le imprese regolarmente attive, senza procedure in corso di liquidazione o fallimento, sono 865,624 a Perugia e 241 a Terni. La grande maggioranza delle procedure in corso riguardano la liquidazione, piuttosto che i fallimenti (461 su 515). Secondo i dati ricavati dall'Albo delle societa' cooperative, in Umbria alla data del 30 marzo 2008 figuravano iscritte complessivamente 1.052 cooperative, di cui 963 regolarmente e compiutamente iscritte, 17 in fase di completamento della procedura di iscrizione e 57 che hanno presentato domanda di iscrizione. La grande maggioranza delle imprese umbre, oltre il 92 per cento, sono a ''mutualita' prevalente''. L'Umbria - afferma l'indagine - dopo Emilia-Romagna e Toscana e seguita da Liguria, Piemonte, Puglia, e' una delle regioni d'Italia dove il movimento cooperativo e' piu' ''radicato''. Le imprese cooperative sono cosi' distribuite: agricoltura, 128; pesca, 4; attivita' manifatturiera, 122; costruzioni, 71; commercio, 49; alberghi e ristoranti, 29; trasporti, 64; intermediazione, 12; attivita' immobiliari, 18; servizi alle imprese e informatica, 182; servizi sociosanitari 180. Non ci sono cooperative nei settori energia ed estrazione, mentre 6 di esse non specificano il campo di attivita'. Sul Pil regionale e sul volume totale dell'occupazione il settore cooperativo incide, per il primo, intorno al 3% e, per il secondo, intorno al 6%. Il valore aggiunto umbro nel 2006 e' stato pari a 18 miliardi e 321 milioni di euro, prodotto da quasi 382 mila occupati. Condividi