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PERUGIA - Le attivita' investigative, svolte dal personale del Nas di Perugia nel primo semestre 2008, in presidi sanitari pubblici e privati, hanno fatto emergere responsabilita' penali segnalate alle procure di Perugia e Terni, nei confronti di 19 persone. Molte le strutture sanitarie aperte senza le necessarie autorizzazioni. In particolare - riferisce una nota dello stesso Nucleo antisofisticazione e sanita', e' stato denunciato il titolare di uno studio odontoiatrico di Perugia per l'attivazione della struttura sanitaria senza autorizzazione. Lo studio e' stato chiuso. Analoghe vicende sono avvenute anche a Corciano, a Foligno, e a Gubbio. In quest'ultima localita', oltre al titolare e' stato denunciato un odontotecnico, il primo per l'attivazione della struttura sanitaria senza la preventiva autorizzazione ed entrambi per il concorso nell'esercizio della professione sanitaria di medico odontoiatra e lesioni cagionate ad un paziente. Ed anche a Marsciano, in un Centro medico fisioterapico ed odontoiatrico, sono stati denunciati il titolare, l'odontotecnico ed altro dipendente, il primo per l'attivazione del presidio sanitario senza l'autorizzazione, tutti per il concorso nell'esercizio abusivo della professione sanitaria di odontoiatra. Nel Centro salute della fascia appenninica di Gubbio dell'Azienda Usl 1 di Citta' di Castello e' stato denunciato un dirigente medico per le ripetute assenze dal posto di lavoro e per le false dichiarazioni attestanti lo svolgimento completo dell'orario di lavoro, con richieste di indebiti rimborsi di diaria chilometrica. In un centro estetico di Bastia Umbra sono stati denunciati due soci contitolari ed un medico chirurgo, i primi due per l'esercizio abusivo della professione sanitaria di medico utilizzando un'apparecchiatura laser il cui impiego e' riservato al medico, il terzo per l'attivazione di uno studio senza aver richiesto la preventiva autorizzazione. A Castiglione del Lago, sono stati il titolare ed il direttore sanitario di una parafarmacia, il primo per le false attestazioni riportate nella richiesta di attivazione dell'esercizio sanitario, entrambi peravere avviato l'attivita' in assenza dell'autorizzazione. Infine, cinque infermieri di una Residenza protetta del comune di San Venanzo, dipendenti pubblici, sono stati denunciati per lo svolgimento in maniera organizzata, continuata e senza la preventiva autorizzazione dell'attivita' professionale in struttura convenzionata con il servizio sanitario nazionale, con conflitto di interesse. Condividi