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PERUGIA - Il parto fisiologico indolore potra' essere praticato in Umbria senza dover approvare il disegno di legge a suo tempo sottoscritto dai consiglieri donna di tutti gli schieramenti. A questa conclusione e' arrivata la terza Commissione consiliare, presieduta da Enzo Ronca, che alla unanimita' ha deciso di interrompere l'iter della proposta di legge. La decisione - riferisce una nota della Regione - e' stata presa a seguito di una specifica audizione con la Giunta regionale dalla quale e' emerso che l'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri del Governo Prodi ha inserito il parto indolore fra i cosiddetti ''Lea'' (livelli essenziali di assistenza). Un obiettivo - e' stato ufficiosamente anticipato dalla Giunta - che indipendentemente dalla normativa nazionale, ''e' comunque presente nella imminente bozza di Piano sanitario regionale, nell'ambito del progetto piu' ampio che va sotto il nome di Ospedale senza dolore''. Circa la effettiva praticabilita' della nuova tecnica di parto che, e' stato ricordato, comporta la presenza di una vera equipe medica comprensiva di anestesista, ''nella prima fase potra' essere effettivamente praticata solo negli ospedali umbri che hanno una media giornaliera di almeno due o tre parti e non in tutti gli undici punti nascita della regione''. Condividi