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La donna moderna assomiglia sempre di più ad un'acrobata divisa tra casa, lavoro, figli, partner, e un po' di tempo per sè, una fatica tesa all'aspirazione, partendo da una premessa: per il 72,4% delle donne, soprattutto fra le più giovani, fare la casalinga non rende la donna realizzata. Lo rivela un sondaggio dell'Euripes-DonnEuropeeFedercasalinghe, la prima indagine approfondita sui problemi e sulle aspettative delle casalinghe italiane che ha sondato l'opinione di 1.035 donne. In una realtà sfaccettata, dove sembra consumarsi l'addio al mito dell'angelo del focolare, emerge però che le donne sono consapevoli di rivestire un ruolo cruciale, da tutelare e valorizzare. Anche economicamente. La realizzazione femminile, quindi, non viene più associata, come un tempo, esclusivamente o principalmente all'ambito domestico e familiare, viene invece sottolineata la mancanza dell'affermazione professionale per una piena realizzazione della persona. Il 53,4% delle donne intervistate non pensa che fare la casalinga riduca il ruolo della donna nella società, ma un significativo 43,2% ritiene che sia così. Nonostante questo, per il 41,6% fare la casalinga senza la necessità di garantirsi uno stipendio lavorando, è una fortuna ormai non comune. Prevale chi vede la mancanza dell'indipendenza economica e di un ruolo sociale al di fuori dell'ambito familiare come un limite decisivo all'autonomia femminile: solo una minoranza (24,7%) ritiene che fare la casalinga renda la donna libera e autonoma, mentre il 70,7% crede il contrario. Il campione si divide quasi equamente sull'affermazione che fare la casalinga consente di avere molto tempo per sé: il 46,6% è d'accordo, contro il 49% convinto del contrario. D'altra parte l'idea secondo cui il buon funzionamento dell'economia familiare dipenda dalla casalinga viene condivisa dal 78,6% delle donne. Così pure il 66,3% ritiene che dalla casalinga dipende la riuscita della famiglia. Sono le donne del Sud a difendere più spesso delle altre il ruolo della casalinga ritenendo che questo non riduca il ruolo della donna nella società: la pensa così nel complesso il 67,3%. A Nord e al Centro, più delle altre, si dicono convinte che al giorno d'oggi fare la casalinga sia un privilegio; il contrario si verifica per le intervistate del Sud (33,5%) e, più ancora, delle Isole (il 48,2% non è per niente d'accordo). Quasi un terzo delle donne intervistate, il 31,7%, ritiene che fare la casalinga renda soprattutto responsabili. Un considerevole 17,9% si definisce invece insoddisfatta, il 12,9% soddisfatta, l'11,8% annoiata. Meno numerose le donne che si dicono fortunate (8,7%) o frustrate (7,7%). Le più soddisfatte del loro ruolo sono le più mature, dai 65 anni in su (22,5%), le meno soddisfatte le giovani dai 25 ai 34 anni (8,7%). Condividi