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L'inchiesta sul tentativo di truffa a danno degli automobilisti attraverso i T-red - i semafori dotati di telecamera per scoprire chi passa con il rosso - si è estesa da Verona fino a Perugia. I carabinieri di San Bonifacio (Verona) hanno chiesto documentazione, verbali, autorizzazioni e relazioni sulla gestione degli impianti anche al comando di polizia municipale del capoluogo umbro. Si cerca di capire sia sull'anomalie del confenzionamento e invio dei verbali - affidato a ditte preivate che guadagnano in percentuale sulle multe - che sulla durata del giallo. La sospetta truffa al centro dell'indagine scaligera e' relativa alla durata del giallo che sarebbe volutamente troppo breve cosi' da sanzionare un maggior numero di automobilisti 'fotografati' a passare con il rosso. Come dimostrato da Striscia la Notizia a Perugia i semafori con telecamera hanno un giallo che dura da 2 a 3 secondi. Mentre quelli periferici, vecchio modello, arrivano ai 7-10 secondi. E' provato che in tre secondi non si riesce ad uscire dall'occhio della telecamera quando scatta il rosso. A Perugia inoltre sono migliaia i verbali da T-red che il giudici di pace ha annullato per via della gestione e dell'invio del verbale data in appalto dal Comune ad una società privata. Nei mesi scorsi l'Avvocatura del Comune aveva addirittura sconsigliato il sindaco Renato Locchi a fare ricorso contro gli automobilisti graziati dal giudice di Pace. Condividi