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Domani Torino da' l'ultimo saluto ai quattro operai morti nel rogo della Thyssenkrupp. I funerali di Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino e Bruno Santino saranno celebrati nel Duomo alle 11, dal cardinale Severino Poletto. Sara' effettuata la ripresa televisiva in diretta delle esequie. In tutti gli stabilimenti della Thyssenkrupp, in Italia ed all'estero, ci saranno bandiere a mezz'asta ed i dipendenti faranno un minuto di silenzio. A Torino i negozi abbasseranno le serrande e spegneranno le luci. Sull'incidente proseguono, intanto, le indagini della magistratura che si estendono anche alle altre fabbriche del gruppo, aTerni e in Germania, dove si sono verificati in passato principi di incendio. Il procuratore capo a Torino, Marcello Maddalena, promette: ''faremo le indagini necessarie e ce la metteremo tutta, ma i tempi non potranno essere brevi''. Gli interrogatori di operai, impiegati e dirigenti inducono i pubblici ministeri a ritenere che, mentre la sede ternana era dotata di una buona organizzazione, quella di Torino aveva varie lacune. E ci sono dubbi anche sull'operato di alcuni funzionari dellaAsl subalpina: le prescrizioni in materia di sicurezza impartite all'azienda non sono sembrate particolarmente efficaci. Le bare dei lavoratori, che hanno perso la vita, partiranno da punti diversi della citta': dall'Obitorio di Medicina Legale quella di Antonio Schiavone, dall'ospedale Giovanni Bosco quella di Angelo Laurino, dal Cto quelle di Roberto Scola e Bruno Santino. Le bare di Laurino e Scola passeranno sotto le rispettive abitazioni, poi tutte e quattro raggiungeranno piazza Castello, dove faranno una sosta. Insieme arriveranno davanti al Duomo: poi, entreranno una alla volta accompagnate dai familiari. Nella cattedrale ci saranno le autorita' piemontesi, i ministri Cesare Damiano e Paolo Ferrero, i vicepresidenti della Camera Pierluigi Castagnetti e del Senato Milziade Caprili. Sara' presente l'ambasciatore di Germania in Italia, Michael Steiner. Hanno annunciato la loro presenza rappresentanti della Thyssenkrupp da Terni e dalla Germania. Corone di fiori saranno inviate dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dall'azienda. Le istituzioni saranno presenti con i gonfaloni, ci sara' anche quello della Regione Umbria. I corpi di Schiavone, Laurino e Scola saranno cremati nel Giardino della Quiete del Cimitero Monumentale di Torino, mentre Santino sara' portato a Nichelino (Torino), dove prima della sepoltura nel cimitero locale verra' celebrata una Messa. Restano gravissime le condizioni degli altri tre operai feriti ne rogo. Giuseppe De Masi, 26 anni, ricoverato all'Ospedale Maria Vittoria di Torino Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria si sono mobilitati oggi contro le morti sul lavoro, con ''Un minuto per la vita'', promosso a livello regionale, ed una manifestazione organizzata a Terni alla presenza, fra gli altri, della presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, e del prefetto di Terni, Sabatino Marchione. A presiedere la manifestazione e' stato il vescovo, monsignor Vincenzo Paglia. Alle 11.30 in tutta la regione, un minuto di silenzio e' stato dedicato al ricordo della tragedia alla Tk-Ast di Torino e a tutte le vittime sul luoghi di lavoro, in segno di solidarieta' verso i familiari. Hanno inoltre suonato le campane di molte chiese e le sirene di allarme dei mezzi di movimentazione. ''Reagirecon il silenzio'', ha affermato il segretario generale regionale Cisl, Pierluigi Bruschi, nell'incontro di Terni. ''Le parole non servono piu', siamo stanchi'', ha aggiunto Bruschi sottolineando l'importanza della riflessione sul significato della vita nel recupero della centralita' del lavoro. ''La strage di Torino ci riguarda e ci impegna direttamente - ha affermato, fra l'altro, il sindaco della citta', Paolo Raffaelli - non solo perche' l'Ast-ThyssenKrupp ha il suo cuore a Ternima perche' pone con una nettezza ed una violenza che tanti, per decenni, hanno cercato di esorcizzare, la questione della dignita', della sicurezza, dell'equita', delle condizioni del lavoro operaio''. ''Il bisogno che sentiamo tutti - ha aggiunto, fra l'altro, Raffaelli - e' quello di fare, di lasciare un segno forte che inverta veramente la tendenza, che rimetta al centro del processo produttivo non la produttivita' ma la persona che lo realizza. Non la macchina ma l'operaio''. Raffaelli si e' rivolto ai lavoratori della Tk-Ast che in questi mesi hanno fatto la spola tra Torino e Terni, esprimendo, ''a nome di tutta la citta' un sentimento profondo di appartenenza comune: e' grazie a voi, ai vostri compagni di viale Brin, ai vostri compagni di viale Regina Margherita, a quelli che non ci sono piu', che Torino e Terni sono e saranno una sola comunita', una sola citta'''. Il gonfalone del Comune di Terni partecipera' domani ai funerali dei quattro operai morti a Torino. Condividi