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PERUGIA - La mostra del Pintoricchio e' stata sicuramente un successo in termine di visitatori, ma le ricadute dal punto di vista turistico avrebbero potuto essere piu' ampie. A sostenerlo e' la Federalberghi Umbria-Confcommercio sulla base dei risultati di una indagine tra 21 strutture alberghiere di Perugia e Spello, che ha preso in considerazione il ponte del 25 aprile e quello del 2 giugno. Alle imprese e' stato chiesto se dall'inizio della mostra al 27 aprile avessero registrato un incremento di flussi direttamente collegato alla manifestazione: il 57 per cento ha detto di ''si''', ma ben il 43 per cento ha sostenuto il contrario. Stessa percentuale per quanto riguarda il periodo dal 27 aprile al 2 giugno. Dalla indagine e' risultato inoltre che solo il 19 per cento ha venduto direttamente ai clienti i biglietti di ingresso alla mostra mentre l'81 per cento l'ha fatto in maniera saltuaria. L'80 per cento degli intervistati ritiene comunque che l'evento abbia contribuito ad arricchire l'offerta turistica delle due citta'. ''Questi numeri - commenta il presidente Federalberghi Umbria Giorgio Mencaroni - evidenziano come sotto l'aspetto piu' propriamente turistico-ricettivo la presenza di tanti visitatori per il Pintoricchio ha avuto un effetto positivo limitato. E' stata una iniziativa sicuramente importante che pero' andava sfruttata meglio, attraverso una migliore gestione dei tempi di programmazione, dei meccanismi di gestione dei biglietti e soprattutto una piu' incisiva azione di promozione e comunicazione, che non e' stata adeguata e avrebbe richiesto maggiori investimenti. I problemi evidenziati da questo punto di vista dalla mostra del Perugino si sono ripresentati e perfino amplificati per quella del Pintoricchio. Di questo - conclude Mencaroni - bisognera' fare tesoro in vista della mostra su Giotto in previsione per il 2010''. Condividi