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PERRUGIA - “Senza entrare nel merito del provvedimento di ristrutturazione del trasporto pubblico urbano di Perugia, che ha visto oggi la luce, è ancora presto per dire se la scelta è azzeccata, ci preme però sottolineare l’assoluta inadeguatezza del sistema informativo organizzato per questa circostanza”. Così il capogruppo di Rifondazione comunista, Stefano Vinti secondo il quale “l’Amministrazione comunale di Perugia ha creato disorientamento in tanti cittadini davanti a questa novità”. “A dimostrazione di ciò, - osserva – le lunghissime file ai casotti Apm nella speranza di una ‘illuminazione’ circa il bus giusto da prendere per arrivare alla meta quotidiana. Un’infinità di tempo perso – aggiunge - aggravato dallo sconforto per le risposte fornite dal personale addetto non sufficientemente preparato a questo compito. La mancanza quasi totale di materiale informativo ha fatto il resto”. Secondo Vinti, da tutto ciò, “si ricava l’impressione di una concezione autoritaria da parte dell’amministrazione pubblica. Sono pochi quelli che comandano e decidono sul da farsi con la ‘massa’ condannata ad eseguire supinamente ciò che è stato stabilito ai piani alti del Palazzo. Una concezione – spiega – non condivisibile perché rappresenta l’esatto contrario di un rapporto democratico fra amministrati ed amministratori che, invece, per tantissimo tempo, ha caratterizzato le amministrazioni di sinistra dell’Umbria. Le decisioni sono sempre state prese dopo un’infinità di assemblee pubbliche, utili per decidere, insieme, la giusta direzione”. “Sicuramente – fa notare Vinti - si tratta di una prassi assai faticosa da seguire, ma una strada diversa non c’è se si vuole governare la cosa pubblica mantenendo un corretto rapporto con i cittadini. È certamente meno stancante – osserva - rimettersi interamente ad uno studio grafico che avrà anche le competenze tecniche per preparare dei depliant informativi leggibili ed esaustivi, ma non certo la sensibilità giusta per instaurare il giusto dialogo con gli utenti”. Per Vinti “l’avvio di questa ristrutturazione doveva essere preceduta da una campagna informativa all’interno dei bus dell’Apm, al fine di spiegare direttamente, ad ogni singolo utente, su quale mezzo avrebbero dovuto salire, ed in quali orari, a partire dal giorno prefissato per l’avvio di questa ristrutturazione. Non si può lasciare soltanto ai giornali, purtroppo letti da pochi, il compito di illustrare i cambiamenti Introdotti. Sarebbe stato assai più utile – spiega - inviare per tempo ad ogni famiglia un prospetto nel quale fossero indicati con chiarezza, linea per linea, itinerari ed orari relativi ad ogni punto di fermata e magari anche le possibili coincidenze”. In conclusione, per Vinti, “visto che la fase Informativa non si è interamente compiuta, l’avvio della ristrutturazione dei trasporti urbani doveva essere rinviata di qualche giorno”. Condividi