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di Luca Spaccini Forse si può intravedere un futuro migliore per Spagnolia, la struttura comunemente conusciuta da noi perugini come la Città della Domenica. sembra infatti che ci siano delle trattative in corso tra la proprietà, la famiglia Spagnoli appunto, e una società estera per la cessione del parco attrazioni che ha accompagnato l'infanzia e non solo di un paio di generazioni. La notizia si può intendere positiva soltanto se, la possibile nuova proprietà, non tradirà lo spirito ricreativo, ma anche didattico che Mario Spagnoli volle imprimere alla propria creatura nel lontano 1963. Purtroppo nel periodo compreso tra gli anni '80 e '90 il parco ha vissuto una stagione piuttosto grigia e molte delle numerose strutture presenti al suo interno risentirono di una manutenzione scarsa o inesistente. In questi ultimi anni abbamo assistito ad un progressivo miglioramento della situazione, ma probabilmente sono necessarie ulteriori forze e fondi che non è facile reperire in zona. Ci provò Eugenio Guarducci, con lo scopo di "cioccolatizzare" anche il cucuzzolo di Monte Pulito, ma le cose non presero la piega da lui auspicata, e tutto sommato non so se dispiacermene, visto che, per quanto importante sia Eurochocolate, penso sia più importante avere a disposizione un posto dove i ragazzi e soprattutto i bimbi possano vedere animali vivi nel loro ambiente o il rettilario tra i più grandi d'Europa. Da questo punto di vista mi conforta la dichiarazione dell'Assessore Boccali, che commentando positivamente la possibile cessione della struttura in prospettiva di un suo rilancio, tiene a precisare che il Comune di Perugia si attiverà per vigilare che Spagnolia rimanga un parco di divertimenti e che non venga snaturata la concezione con la quale lo creò Spagnoli. E' logico, il tutto andrà attualizzato, magari anche arricchito di altre attrazioni o strutture ricettive, ma guai a perdere il fascino della fantasia o l'enorme potenziale didattico che quasi mezzo secolo fa furono dati alla Città della Domenica dal suo ideatore. Condividi