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PERUGIA - Un’azione per valutare l’impatto effettivo sull'universo femminile delle strategie politiche adottate, con la duplice finalità di dare trasparenza alle scelte effettuate in materia di pari opportunità e di poter disporre di dati utili alla futura programmazione. È questo l’obiettivo che sta alla base di “Gender tool”, il progetto promosso e finanziato dalla Provincia di Perugia, che consiste nella predisposizione del Bilancio di genere delle attività finanziate con le risorse del Fondo Sociale P.O.R. Ob. 3 Regione Umbria 2000-2006. La presentazione di questo software, realizzato da Officina Etica, è avvenuta stamani alla Sala della Partecipazione della Provincia, alla presenza dell’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Formazione e Pubblica Istruzione Giuliano Granocchia, dell’assessore alle Pari Opportunità Daniela Frullani, di Paola Gennari Santori di Officina Etica, Roberto Basile di Argacon e Donatella Linguiti Sottosegretario Ministero per i diritti e le pari opportunità. “L’azione di sistema presentata – ha spiegato Granocchia – ci è utile per comprendere le ricadute e l’efficacia delle azioni formative sulla occupazione femminile. Questa comprensione dei risultati raggiunti della programmazione conclusasi è di fondamentale importanza nella definizione della programmazione formativa delle politiche attive del lavoro dei prossimi anni”. “Dobbiamo mettere a sistema tutte le nostre risorse per mettere in campo azioni positive – ha detto Frullani -. Nel 2006, a fronte di un aumento di occupazione di 9 mila unità, 7 mila erano donne perlopiù laureate, ma le difficoltà esistono ancora, come la differenza dei redditi e la difficoltà di accesso a determinate professioni”. “Il sistema presentato – ha sottolineato il sottosegretario – è un’impostazione innovativa per far conoscere le politiche di genere e i risultati che con esse si intendono raggiungere. È un’esperienza di avanguardia che auspico possa essere presa a modello in altri territori. Predisporre prima e rendicontare poi le azioni politiche che si mettono in campo – ha concluso Donatella Linguiti – è un esercizio di democrazia”. Condividi