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TERNI - Le RSU dell’Ipsia “S. Pertini” di Terni, preso atto delle dichiarazioni dell’Assessore Regionale Prodi, riportate dalla stampa locale, esprimono perplessità e preoccupazione sui criteri seguiti nel “tagliare” i posti in organico al personale non docente (Assistenti Amministrativi, Assistenti Tecnici, Collaboratori Scolastici) in Umbria e su quelli seguiti dai Sindacati a Terni. Considerando infatti il taglio, imposto dalla Finanziaria, di 20 posti da ripartirsi fra Perugia e Terni, non si comprende come siano stati suddivisi in 12 a Perugia (60%) e 8 a Terni (40%), dal momento che la consistenza numerica del personale interessato è del 67,98% per PG e del 32,02% per TR. Non solo, a Terni, si è ritenuto di far cadere il taglio, per intero, sulla categoria degli Assistenti Tecnici. A quanto risulta, i criteri adottati dall’Ufficio scolastico sono stati decisi di concerto con i Sindacati, senza sentire formalmente i dirigenti scolastici responsabili della formazione, della didattica, della predisposizione delle offerte formative deliberate dagli organi collegiali, senza tener conto delle esigenze strutturali (problemi di sicurezza, manutenzione delle macchine, popolazione scolastica debole bisognosa di percorsi improntati sulle esercitazioni pratiche, inserimento extracomunitari, ormai al 51% nelle prime classi…etc), senza, infine, tener conto delle RSU d’Istituto. Si rilevano, pertanto, errori di metodo e di merito che vanno superati ripristinando le richieste degli organi collegiali di una scuola autonoma o quantomeno con lo spalmare i tagli su tutte e tre le categorie ATA (Assistenti Tecnici, Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici) in base alle percentuali di impiego. Si confida nel buon senso di chi è preposto ad operare e ad analizzare gli aspetti connessi alla riduzione che, così come è stata concepita, è destinata a colpire gli studenti più esposti indebolendo in definitiva il loro diritto allo studio. Condividi