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PERUGIA - È stato il presidente della Prima Commissione di Palazzo Cesaroni, Oliviero Dottorini, ad aprire stramani l'incontro partecipativo convocato per raccogliere osservazioni e pareri in merito al Documento annuale di programmazione e al disegno di legge della Giunta relativo alle disposizioni in materia tributaria. Si tratta dello strumento fondamentale di raccordo tra la programmazione generale e la programmazione finanziaria di bilancio della Regione. Tra i suoi compiti c'è quello di verificare ed aggiornare annualmente le determinazioni programmatiche degli strumenti attuativi settoriali ed intersettoriali, con individuazione delle priorità in termini sia di obiettivi che di strumenti attuativi per il periodo di riferimento. Le disposizioni in materia tributaria proposte dalla Giunta regionale hanno l'intenzione di rendere più stabile e facilmente conoscibile l'ordinamento tributario regionale facilitando gli adempimenti connessi all'espletamento degli obblighi tributari nell'ottica di avvicinamento del fisco ai contribuenti disciplinando i principi della trasparenza e del rapporto con l'Amministrazione regionale, dell'equità tra le parti coinvolte nel procedimento tributario, della semplificazione e dello snellimento degli adempimenti”. Si è trattato di un incontro assai partecipato e che ha registrato numerosi contributi da parte di rappresentanti di associazioni, organizzazioni di categoria e ambientaliste, centrali cooperative, organizzazioni del terzo settore e sindacati. In particolare questi ultimi hanno avanzato riserve - per bocca del segretario Cisl, Pierluigi Bruschi,che ha parlato anche per conto di Cgil e Uil – sui tempi di presentazione del Dap, che riducono la possibilità di discussione di un documento molto importante per la Regione. Bruschi ha però condiviso la scelta di non prevedere aggravi per i redditi di lavoro dipendente, le pensioni e le realtà produttive, mentre ha richiesto una grande attenzione nell'utilizzo e nella rendicontazione dei fondi comunitari, nell'attuazione dei progetti caratterizzanti, nell'individuazione di interventi per le politiche attive per il lavoro in favore di giovani donne e ultra 50enni. Un rilievo particolare ha riguardato la mancanza di misure precise per la riorganizzazione della sanità, per i tempi del nuovo Piano sanitario, per la riduzione delle liste d'attesa, per la necessità di individuare soluzioni all'esigenza di avere un approvvigionamento energetico a prezzi competitivi dopo quanto avvenuto a Terni. Condividi