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PERUGIA - ''Una nuova legge per il diritto allo studio universitario, prima possibile, che garantisca beni essenziali ad ogni studente'': e' quanto chiede l'Andisu, l'associazione nazionale delle 52 agenzie che si occupano di questa materia. Oggi a Perugia, al primo forum europeo sul diritto allo studio organizzato dalla stessa Andisu, il presidente dell'associazione, Pietro Brandmayr, ha ricordato che una bozza sulla legge in questione era stata presentata al precedente Governo: ''ora ricominceremo il confronto con quello attuale - ha detto Brandmayr - ma e' questa legge e' piu' che mai urgente''. Altra necessita' segnalata dal presidente dell'Andisue' quella che ''universita', regioni, enti per diritto allo studio e Stato facciano sistema''. ''Le nostre agenzie - ha precisato - si preoccupano di garantire uno standard europeo di aiuto per il diritto allo studio, come meno disuguaglianze, ma le borse di studio raggiungono solo il 60 per cento degli aventi diritto, ed i prestiti d'onore dovrebbero essere rimborsabili con meno oneri''. ''Riusciamo - ha continuato Bradmayr - a garantire abbastanza bene la ristorazione, molto menoil servizio abitativo: siamo ad un 15 per cento di quello che fanno gli altri paesi europei (40 mila posti letto contro il mezzo milione della Francia ed i 280 mila della Germania)''. Le Regioni, da parte loro, ''devono vedere in questo sistema anche un volano dello sviluppo locale''. Infine, le universita': ''Forse non hanno i fondi sufficienti (tutto il sistema italiano costa poco piu' della sola universita' di Harvard), ma cominciano a capire - ha concluso Brandmayr - che devono fare sistema con gli altri soggetti coinvolti''. Condividi