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Tempo di primi bilanci per Bernardino di Betto. Allo scadere dei 122 giorni di apertura, i dati parlano chiaro sulla mostra “Pintoricchio”, allestita presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, con una splendida “appendice” a Spello, dove è possibile ammirare gli affreschi di Santa Maria Maggiore e l’allestimento Pintoricchio e le “Arti Minori”, ospitato all’interno della Pinacoteca civica. Questi i numeri: l’ultima settimana (26 maggio – 1 giugno 2008) ha registrato - nelle due sedi di Perugia e Spello - 9.066 ingressi, mentre nella sola giornata del 2 giugno a Perugia i visitatori hanno raggiunto le 1.054 unità e a Spello le 978, per un totale di 2.032 accessi. Dall’inizio dell’esposizione il numero dei visitatori è salito quindi a 143.647, con una media di accesso pari a 1.177 persone al giorno. Un successo, dunque, che trascina l’intero “Sistema Umbria”, sviluppatosi intorno al grande evento, con itinerari dislocati sul territorio, alla scoperta dei capolavori dell’artista, tra i quali spicca un vero e proprio gioiello: la “Madonna col Bambino” della raffinata esposizione “Pintoricchio, i maestri umbri e la maiolica del Rinascimento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia”, allestita a Perugia, presso Palazzo Baldeschi al Corso. Il prezioso dipinto, acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia circa un anno fa nel corso di un’asta al Dorotheum di Vienna, è esposto accanto alla splendida collezione di “Maioliche Rinascimentali” di proprietà della Fondazione e ad altre opere di artisti umbri vissuti fra ‘400 e ‘500: Matteo da Gualdo, Lattanzio di Niccolò, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno e Pietro Vannucci detto il Perugino. Da qualche giorno, inoltre, un altro capolavoro dell’arte rinascimentale arricchisce la prestigiosa raccolta; un dipinto su tavola di Luca Signorelli (Cortona, 1445 circa - 1523), che ritrae il martirio di Santo Stefano. L’opera, realizzata dal maestro per la Confraternita di Santo Stefano di Cortona attorno al 1510, è stata acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia poche settimane fa e può essere ammirata fin d’ora all’interno di Palazzo Baldeschi al Corso. Una mostra, quella di Palazzo Baldeschi, che si sta dunque ampiamente qualificando come “oggetto di culto” per gli appassionati d’arte, non soltanto per la qualità delle opere esposte, ma soprattutto per il fascino e l’indubbia bellezza dell’edificio storico, che conta anche interessanti cicli decorativi ottocenteschi. Condividi