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Nonostante le tredicesime di quest'anno (512 milioni di euro) in Umbria superino quelle del 2006 (459), per gli acquisti natalizi si spendera' di meno (230) rispetto all'anno passato (234). E' l'analisi fatta stamani dalla Confesercenti Umbria stamani, in una conferenza stampa a Perugia alla quale ha partecipato, fra gli altri, il presidente regionale, Sandro Gulino. I parenti e gli amici degli umbri scarteranno meno regali rispetto agli anni passati, ma di piu' rispetto alla media nazionale. Si mantiene su buoni livelli il numero dei giocattoli che troveranno sotto l'albero i piu' piccoli mentre appare rinvigorita l'attenzione ''consumistica'' nei confronti dei partner (8%). Diciannove umbri su 100, infine, i regali se li fanno da soli. In particolare, le tredicesime di quest'anno vengono impiegate soprattutto per oggetti destinati alla casa e alla famiglia (34%) e per ammortizzare i debiti e i mutui (36 per cento). Per i regali gli umbri investono l'11 per cento delle tredicesime, mentre quasi 1 euro ogni 5 viene risparmiato. Stando ai dati forniti dalla Confesercenti, 55 umbri su 100 definiscono quello che verra' un Natale ''di speranza'', anche se il 14% non esita a definirlo ''difficile'' soprattutto per la preoccupazione rivolta alla precarieta' del posto di lavoro (9%) e all'aumento del costo della benzina (11%). Piu' alta (13%) rispetto al dato nazionale (11) la percentuale di spesa destinata ai libri, piu' o meno invariata quella dei giocattoli (10%). Mantiene un buon trend la spesa sostenuta per l'abbigliamento (30%); in aumento quella per gli elettrodomestici e i mobili, e per i prodotti tecnologici (soprattutto computer portatili e fissi). Almeno un umbro su tre scegliera' il piccolo negozio e il mercatino rispetto ai grandi centri commerciali e sono soprattutto i giovani (7%) ad acquistare via internet Condividi