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PERUGIA - La squadra mobile di Perugia ha arrestato stamani un ispettore in servizio presso l'ufficio immigrazione della stessa questura perugina, la moglie (messa ai domiciliari) e un albanese, accusati a vario titolo di corruzione, concussione e di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. A loro carico - ha riferito la stessa questura - sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip Claudia Matteini su richiesta del sostituto procuratore Manuela Comodi. I provvedimenti sono stati disposti al termine di indagini durate diversi mesi e supportate da attivita' tecnica e di riscontro. I due uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Perugia mentre la donna si trova ai domiciliari presso la propria abitazione. Contestualmente all'arresto, il questore di Perugia Arturo De Felice ha notificato un provvedimento di sospensione dal servizio all'ispettore dell'ufficio immigrazione. L'indagine che ha portato ai tre arresti ha riguardato la presunta velocizzazione di alcune pratiche riguardanti la concessione di permessi di soggiorno. Sull'inchiesta viene mantenuto il massimo riserbo. L'albanese sarebbe accusato - secondo indiscrezioni - di avere svolto una sorta di ruolo di tramite con altri extracomunitari interessati alle pratiche. I tre devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, concussione e di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Condividi