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PERUGIA - Cinque persone denunciate per occupazione di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno, altre due per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Sedici lavoratori ''in nero'' individuati in 19 cantieri edili della provincia di Perugia sottoposti a ispezioni. Sono alcuni dei numeri dell'attivita' di controllo svolta negli ultimi tre mesi nei cantieri edili e negli altri luoghi di lavoro della provincia di Perugia e che ha visto impegnati in stretta sinergia, carabinieri del Comando provinciale e Direzione provinciale del lavoro. Un bilancio dell'attivita' messa in atto e' stato fornito questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal comandante provinciale dell'Arma di Perugia, il colonnello Carlo Corbinelli, e dal direttore della Direzione provinciale del lavoro, Giancarlo De Vecchi. I controlli sono stati attuati con l'obiettivo di contrastare e prevenire il ripetersi di incidenti sul lavoro. Nell'ambito di un piano messo a punto con la Direzione provinciale del lavoro, ha visto impegnati in particolare i carabinieri delle compagnie di Foligno, Citta' della Pieve e Spoleto, con oltre 23 stazioni dipendenti. Le verifiche hanno interessato otto cantieri tra Foligno, Spello, Gualdo Cattaneo e Valtopina, sette nelle zone di Citta' della Pieve, Magione e Pasignano e quattro tra Spoleto, Campello sul Clitunno e Trevi, per un totale di 41 aziende. Dei 122 lavoratori identificati, sedici sono risultati impiegati in nero e cinque di questi stranieri clandestini. In seguito ai controlli, uno dei cantieri e' stato posto sotto sequestro perche' non conforme alle normative legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro mentre in altri tre e' stata sospesa l'attivita'. In totale sono state comminate sanzioni amministrative per un importo di quasi 153 mila euro e prescrizioni per circa 56 mila euro. Di ''problematica cruciale'', riferendosi ai temi della sicurezza sul lavoro, ha parlato questa mattina, il comandante provinciale dell'Arma di Perugia, colonnello Carlo Corbinelli, che ha ricordato il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione della Festa del 2 giugno. ''La strategia che ispira l'Arma in questo delicato e cruciale settore - ha detto - e' stata e continua ad essere quella di contrastare in modo efficace un fenomeno di rilevante allarme sociale e di notevole negativita'. All'attuazione di tale strategia concorrono non solo i militari dei nuclei posti alle dipendenze funzionali delle Direzioni provinciali del lavoro ma anche - e' stato detto – tutta l'Arma territoriale che, proprio perche' diffusa in ogni localita', puo' meglio percepire l'esistenza di irregolarita' e di violazioni''. Per il col. Corbinelli, inoltre, ''l'intevento dell'Arma in determinati ambienti di lavoro puo' conferire maggiore efficacia di contrasto in quanto amplia lo spettro operativo, consentendo di incidere anche su aspetti piu' direttamente attinenti alla pubblica sicurezza, contrastando sul piano repressivo, ad esempio, il fenomeno dell'immigrazione clandestina e, sul piano preventivo, quello delle eventuali infiltrazioni malavitose in determinati ambienti imprenditoriali''. ''Soddisfazione per la disponibilita' a lavorare in team con i carabinieri'' e' stata espressa da De Vecchi che, nel corso dell'incontro di oggi, ha fornito alcuni dati riferiti agli interventi svolti dalla Direzione provinciale del lavoro. Dal 12 agosto 2006 al 31 dicembre 2007, in particolare, sono stati 480 i cantieri edili ispezionati nella provincia di Perugia, per un totale di 680 aziende. Trecentoquindici le aziende risultate irregolar Condividi